Ore dopo che Craig Tiley, direttore degli Australian Open, ha annunciato pubblicamente che i tennisti che vogliono giocare il primo Grande Slam della stagione devono essere vaccinati contro il covid-19, le reazioni non si sono fatte attendere.
Anche i tennisti che hanno recentemente partecipato alle ATP Finals di Torino hanno espresso la loro opinione sull’argomento, su tutti Nole Djokovic, ormai noto per le sue idee contrarie al vaccino.
Le parole di Djokovic, Medvedev e Zverev
Il tennista serbo ha dato una risposta molto enigmatica sulla sua intenzione o meno di essere in Australia: “Vedremo.
Dovremo aspettare e vedere”. Sulla stessa linea di pensiero anche Medvedev, il quale è rimasto colpito da una scelta così tardiva da parte degli organizzatori del torneo: “in realtà sono un po' sorpreso che l'abbiano confermato così tardi, diciamo.
Sono passati mesi. Almeno io sapevo che probabilmente era così. Il primo ministro o il governatore dello stato di Melbourne, non so se non ricordo esattamente chi l'ha detto, ma era ufficiale. Sono stato sorpreso di vedere questa notizia perché ero come, cosa c'è di nuovo?”.
Più chiaro è stato il vincitore delle Finals, Sasha Zverev, che ha dichiarato di ritenere corretto che venga richiesto l’obbligo di vaccinazione, visto che non si parla soltanto di giocare a tennis ma di entrare in uno stato con regole e linee guida già stabilite.
Il tedesco ha poi aggiunto che spera che in Australia possa esserci anche Nole. Djokovic, tra gli esponenti principali della Professional Tennis Players Association (PTPA), si è poi battuto per i diritti dei tennisti, sottolineando come ci sia una certa disparità tra questo sport e gli altri, poiché soltanto i primi 150 tennisti vivono di tennis.
“So chi sono e cosa sono, so cosa è giusto. Appena 150 giocatori vivono di tennis nelle categorie maschile e femminile. Datemi un qualsiasi altro sport in cui sia così. È proprio per questi ragazzi e ragazze che ci alziamo in piedi” ha aggiunto il 20 volte campione Slam.