Novak Djokovic non disputa un match ufficiale dalla finale degli US Open 2021, persa nettamente contro Daniil Medvedev sull’Arthur Ashe Stadium. Il numero 1 del mondo ha mancato l’appuntamento con il ‘Calendar Grand Slam’, visto che si era aggiudicato con pieno merito i primi tre Major della stagione.
Se avesse trionfato a New York, il fenomeno serbo sarebbe diventato il secondo uomo nell’Era Open dopo Rod Laver a conquistare tutti e quattro gli Slam nello stesso anno. Nei giorni scorsi, il 34enne di Belgrado ha rivelato la sua programmazione fino al termine del 2021.
Il 20 volte campione Slam ha intenzione di giocare il Masters 1000 di Parigi-Bercy, le ATP Finals di Torino e le finali di Coppa Davis. Nole ha inoltre dichiarato che è incerta la sua presenza agli Australian Open 2022, complice soprattutto la questione del vaccino obbligatorio.
Le autorità australiane sono state inflessibili in tal senso, ribadendo che non verranno concesse deroghe o accordi speciali agli atleti non vaccinati. Nel corso di un’intervista a ‘SEN Sportsday’, Roger Rasheed ha ipotizzato quelle che potrebbero essere le intenzioni di Djokovic.
Dal suo punto di vista, Novak aspetterà fino alla fine di quest’anno per analizzare l’evolversi della situazione.
Rasheed prova a calmare le acque
“È probabile che Novak Djokovic aspetterà di vedere come sarà la situazione verso la fine di dicembre” – ha esordito Rasheed.
“A quel punto, avremo un’idea più chiara di quali saranno le condizioni e i requisiti per entrare in Australia a gennaio” – ha aggiunto. Secondo il parere di Rasheed, l’incremento dei vaccinati potrebbe far mutare il quadro nei prossimi due mesi.
“Manca ancora parecchio tempo agli Australian Open, è presto per emettere un verdetto sulla presenza o meno di Nole. Per allora si arriverà ad una percentuale di vaccinati abbastanza cospicua, un fattore che consentirebbe di attenuare le varie misure.
Non si può svelare tutto adesso, dal momento che a fine anno le circostanze saranno totalmente diverse” – ha illustrato l’ex coach di Grigor Dimitrov. Non resta che attendere ulteriori sviluppi nelle prossime settimane.