Daniil Medvedev ha scritto la parola fine al sogno Grande Slam di Novak Djokovic. Il campione serbo ha mostrato, forse per la prima volta, il suo lato più umano e non è riuscito a gestire la pressione con la solita disinvoltura.
Djokovic è infatti apparso piuttosto contratto sin dal primo scambio e non ha mai trovato la misura all’esplosività del suo avversario. Nessuno dimenticherà mai le lacrime versate dal belgradese nell’ultimo game del terzo set, quando è stato sorpreso dall’affetto che il pubblico gli ha riservato in uno dei momenti più complicati della sua incredibile carriera.
“Il mio cuore è pieno di gioia, perché mi avete fatto sentire speciale sul campo di tennis. Avete toccato la mia anima , non mi sono mai sentito così a New York , grazie per avermi incoraggiato e ci rivedremo presto” , ha dichiarato Djokovic durante la premiazione finale.
Lorenzo Musetti rivela: "Tifavo per Djokovic agli US Open"
Della finale degli US Open e del suo rapporto con il 20 volte campione Slam, ha parlato Lorenzo Musetti, che sta cercando di ritrovare il suo miglior tennis nell’ultima parte di stagione.
"Credevo fosse immortale e invece anche i più grandi campioni vengono schiacciati dalla pressione. Non ho visto tutta la partita, ammetto che ho dormito" , ha detto Musetti in un'intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport.
"Però l'ho visto molto molto teso. Mi è dispiaciuto perché tifavo per lui, meritava assolutamente di completare lo Slam, anche se Medvedev ha giocato un torneo straordinario. Nole è una persona davvero speciale.
Molto gentile, penso che meritasse davvero di completare il Grande Slam. Abbiamo parlato ma non della nostra partita, allenarsi con lui è sempre un privilegio perché puoi vedere da vicino il suo modo di lavorare. La sua attenzione ai particolari è impressionante" , ha concluso il giovane talento azzurro.