Daniil Medvedev ha conquistato il suo primo titolo del Grande Slam agli US Open domenica scorsa, con tanto di severa lezione inflitta a Novak Djokovic sull’Arthur Ashe Stadium. Il giovane russo non ha soltanto vendicato la batosta rimediata agli Australian Open 2021, ma ha anche impedito al numero 1 ATP di realizzare il ‘Calendar Grand Slam’.
Il fuoriclasse serbo, dal canto suo, ha pagato a carissimo prezzo la fatica mentale e fisica accumulata negli ultimi mesi. Il 34enne di Belgrado aveva mostrato qualche crepa già durante le Olimpiadi di Tokyo, mentre a New York era stato costretto a sudare più del previsto nei round iniziali.
La durissima battaglia contro Alexander Zverev in semifinale ha prosciugato definitivamente le energie di Nole, incapace di imporre il suo ritmo e di rovesciare l’inerzia di una partita mai realmente in discussione.
Nella sua rubrica su ‘El Pais’, Toni Nadal ha provato a spiegare cosa sia andato storto per Djokovic nella finale di New York. Novak ha dovuto rimandare il sorpasso a Roger Federer e Rafael Nadal nella classifica degli Slam.
Toni Nadal sorpreso dal crollo di Djokovic
“Il break ottenuto da Daniil Medvedev in apertura di match ha fatto crollare le certezze di Novak Djokovic” – ha scritto Toni. “Ha intaccato la fiducia del giocatore serbo, che ha capito fin da subito come la sua tattica di allungare gli scambi da fondo campo non avrebbe funzionato in quella finale.
Il motivo è che il russo era disposto a soffrire, a differenza di quanto era successo a Melbourne. Inoltre, Daniil è riuscito a servire benissimo per tutta la durata dell’incontro. Medvedev ha meritato di vincere il titolo e sarà uno dei favoriti anche nei prossimi Slam” – ha aggiunto.
Lo zio di Rafael Nadal non si aspettava un simile crollo da parte di Djoker: “L’enorme pressione a cui era sottoposto gli ha impedito di opporre resistenza ad un grandissimo Medvedev. Devo ammettere che sono rimasto sorpreso nel vederlo così impotente.
Nole è sempre stato noto per la sua capacità di gestire i momenti di massima tensione, anche se stavolta non ci è riuscito”.
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