Furlan alla ricerca del nuovo Djokovic in Serbia: "Novak ha un progetto definito"
by ANTONIO FRAPPOLA | LETTURE 2486
Renzo Furlan, nato a Conegliano, ha vinto due titoli ATP ed è stato numero 19 del mondo nel corso della sua carriera. Dopo aver lasciato il tennis giocato, l’ex giocatore azzurro è riuscito a ritagliarsi un importante spazio nella federazione serba, dove ricopre il ruolo di direttore tecnico.
La chiamata per questo importante impegno è arrivata direttamente da Novak Djokovic, una delle leggende del tennis mondiale. In un’intervista al Corriere dello Sport, Furlan ha parlato proprio del suo incarico e del suo rapporto con il 17 volte campione Slam.
Furlan e la ricerca del nuovo Novak Djokovic
"Quella prima volta parlammo due ore, e Djokovic mi impressionò per la chiarezza di pensiero e la concentrazione" , ha raccontato Furlan. "Aveva in mente un progetto perfettamente definito, e non si rilassò un minuto.
Quelle due ore mi sorpresero, e mi aiutarono a capire il Djokovic giocatore. Uno che sa darsi una disciplina ferrea e dispone di un’energia impressionante. Dal luglio del 2016 ci siamo concentrati sulla fascia 12-20 anni, compilando schede sui migliori e iniziando a lavorare sui sei campi che Djokovic mette a disposizione della federazione all’interno del suo Novak Tennis Center di Belgrado, ma muovendoci anche nelle quattro regioni in cui è diviso il Paese.
In che misura Djokovic finanzia l’attività della federazione? Non so dirlo, ma sicuramente ha una grande influenza. È evidente il suo desiderio di restituire parte di quello che ha ricevuto dal tennis. Sa di avere il potere di cambiare le cose, e vuole impiegarlo al meglio.
È molto preoccupato, ad esempio, che si possano perdere per strada potenziali talenti. Stesso discorso per Tipsarevic, che ha un’altra bellissima academy e sta facendo bene anche come promotore. Purtroppo allo sport non arrivano molti fondi dallo Stato, il tennis in questo è nelle stesse condizioni del calcio, della pallavolo che ottiene ottimi risultati, o del basket, che pure ha come presidente un altro mito dello sport come Sasha Danilovic".
Furlan si è poi soffermato sulla possibilità di trovare un nuovo Djokovic. "La Serbia è un Paese di appena 7 milioni di persone e i tesserati del tennis restano pochi, nonostante il traino di Djokovic, Tipsarevic e Ana Ivanovic.
Ma i talenti ci sono: penso a Hamad Medjedovic, un classe 2003 che ha fatto finale a Tarbes, nel torneo che ha un albo d’oro pieno di campioni; o a Branko Djuric, 2005, un montenegrino che si allena anche da Riccardo Piatti a Bordighera. Sta crescendo inoltre tutto un sottobosco di giovani che promette molto bene".