Il cammino di Matteo Berrettini agli US Open è iniziato con una netta vittoria ai danni della testa di serie numero 29 Ugo Humbert. L’italiano e il francese si erano già affrontati due volte in carriera, con il primo scontro diretto andato in scena proprio a Flushing Meadows nel 2020.
Berrettini è riuscito a fare meglio e a imporsi con un punteggio ancora più severo: 6-4, 6-2, 6-2. A fare la differenza è stata la capacità dell’azzurro di trovare i suoi colpi nei momenti di maggiore tensione.
L’ex finalista di Wimbledon ha concesso sette palle break nell’arco dell’intera partita, ma non ha mai perso il servizio. Ottima la prestazione anche in risposta di Berrettini, che si è sempre reso pericoloso e ha strappato la battuta al rivale in ben cinque occasioni.
L’italiano sfiderà al secondo turno un altro tennista francese, ovvero Arthur Rinderknech. Il nativo di Gassin si è liberato in tre set di Diego Schwartzman.
Berrettini: "Era un match ricco di insidie. Sono felice"
“Era un match ricco di insidie, soprattutto perché ci conosciamo molto bene.
Lo avevo già affrontato qui( 2020, ndr) . È un tennista mancino e serve molto bene, quindi sapevo che avrei dovuto giocare una buonissima partita contro di lui. Sono contento. Ci sono stati molti game in cui ho lottato e tenuto duro al servizio per non perdere il break di vantaggio; non è stato affatto facile" , ha dichiarato Berrettini nell'intervista post-partita rilasciata a Super Tennis.
"Sentivo di avere tante chance al servizio: quella è una cosa molto importante per me. Allo stesso tempo non è mai facile. Sono felice. Cercavo di non dargli troppo angolo in risposta . Ovviamente, alcune volte, non è facile rispondere quando ti arriva un servizio a 200 chilometri orari.
In generale ho cercato di non dargli ritmo con il rovescio. Perde un po’ di più con il dritto, è sempre un gioco di equilibrio” . Berrettini tornerà in campo il prossimo giovedì: l'obiettivo è conquistare l'accesso al terzo turno e continuare a sognare.
In conferenza stampa e nelle parole riportate da Super Tennis, Berrettini ha aggiunto: "Sto ritrovando i miei meccanismi, sto riconoscendo delle situazioni che ho vissuto in passato anche se va detto che gli anni passano e ora sono una persona diversa con più vissuto alle spalle, nel bene e nel male.
Prima semifinale Slam a New York? Ricordare è bellissimo e credo sia il segreto di quello che ho fatto a Wimbledon e che mi ha aiutato ad affrontare oggi questo esordio. E’ come riguardarsi allo specchio, è il mio settimo US Open da professionista, gli anni passano ma io sono sempre qui.
Credo sia un punto di forza… nonostante tutto, nonostante le grandi mazzate prese ora sono qui e mi sto divertendo. Quando entro qui dentro mi riconosco, e questo va bene” .