Berrettini: "Ho pensato di smettere tante volte. Il tennis? Una magnifica condanna"



by MARTINA SESSA

Berrettini: "Ho pensato di smettere tante volte. Il tennis? Una magnifica condanna"
Berrettini: "Ho pensato di smettere tante volte. Il tennis? Una magnifica condanna"

Wimbledon ha restituito al tennis italiano Matteo Berrettini. Per l’ex numero uno d’Italia è stato un anno e mezzo difficile: infortuni, forfait dai tornei, appuntamenti saltati, risultati non soddisfacenti.

Il finalista di Wimbledon ha lottato contro la parte brutta di questo sport. Dubbi, ripensamenti, anche il ritiro dal tennis. “Se ho mai avuto voglia di dire basta? Tante volte. Nel 2020 ho avuto un’annata difficile e ricordo che avessi questo pensiero frequente di prendere il passaporto e andare via, dove nessuno mi potesse trovare.

Volevo scappare dai sensi di colpa derivanti dalla pressione e dal mio corpo ferito. Parlare con amici e il tempo mi hanno aiutato a capire che ero facile quando scendevo in campo. È una magnifica condanna quella che mi sono scelta”, ha rivelato Berrettini in un’intervista rilasciata a Walter Veltroni, sulle pagine del Corriere della Sera.

Quello che è successo in questo ultimo Wimbledon. “Il mio team pensava che non fossi pronto a scendere in campo, ma vedevano in me determinazione e serenità. Insieme abbiamo preso una decisione, che si è rivelata poi corretta”, ha detto l’ex numero uno d’Italia.

Il tennis, non il primo amore

In questa intervista, Matteo Berrettini fa una dichiarazione d’amore per il tennis. Con tutti i suoi lati belli e brutti: dalle sconfitte ai grandi traguardi della sua carriera. Questo, però, non è stato il suo primo amore.

“Io volevo fare judo, arte marziali. È stato mio fratello a convincermi che il tennis è più divertimento che fatica”, racconta il tennista italiano. “Il tennis è uno specchio impietoso, ti guarda dentro”, prosegue Berrettini su questo sport così solitario: “Il tennis ti insegna anche a perdere.

Anche i migliori, nelle migliori stagioni, devono affrontarne una pesante. Per me è stata Wimbledon: ci sta perdere in finale contro Djokovic. Eppure, rivedo quella partita nella mia testa e penso a cosa ho sbagliato. Sono orgoglio però di aver condiviso quel successo con il mio Paese. Photo credits: Imago