Paolo Bertolucci non ha dubbi: "Un super coach per Berrettini e Musetti"
by LUCA FERRANTE | LETTURE 2792
Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti non stanno vivendo un gran momento nel circuito Atp in questo inizio di stagione. Paolo Bertolucci si è espresso in modo piuttosto chiaro sui due tennisti italiani nella rubrica 'Volée di rovescio' sulle colonne della Gazzetta dello Sport: "È l’ora di scelte drastiche per tutti e due.
E con una parola che non può essere un tabù: super coach. Cioè, una figura altamente qualificata che affianchi gli storici tecnici Vincenzo Santopadre e Simone Tartarini, fornendo ai giocatori una prospettiva diversa da cui guardare il proprio tennis e quello degli avversari" è il parere dell'ex tennista, che ha aggiunto come argomentazione ulteriore della sua tesi: "Non si tratta di disconoscere il lavoro fatto fin qui, di recidere totalmente le radici originarie (anche se Sinner l’ha fatto), bensì di affidarsi a un pensiero diverso che possa completare e affinare il percorso intrapreso in questi anni" ha affermato.
Il paragone di Bertolucci
Secondo il nativo di Forte dei Marmi: "Perfino Roger Federer, Novak Djokovic, Andy Murray a un certo punto della loro carriera hanno avvertito come necessario includere nel team una figura che fornisse nuovi riferimenti.
Il super coach, intendiamoci, non è un guru chiamato a stravolgere i riferimenti tecnici del giocatore, ma piuttosto un consulente che suggerisca la migliore gestione della partita, dai suoi aspetti tecnici e psicologici, prima e dopo" ha chiarito il commentatore tecnico per Sky Sport.
"Nello specifico, Santopadre per Berrettini e Tartarini per Musetti, cui va certamente riconosciuto il merito di aver condotto gli allievi ai vertici, continuerebbero a occuparsi del lavoro quotidiano, parimenti fondamentale nella definizione di un campione a tutto tondo.
E ogni rivoluzione che si rispetti può anche agire più in profondità, magari portando nuove competenze anche nel delicato settore della preparazione atletica" ha concluso nel pensiero riportato sulla Gazzetta dello Sport.
Al Miami Open sono attese risposte importanti dai due tennisti italiani, che dovranno sfruttare il secondo Master 1000 statunitense sul cemento per ritrovare fiducia e continuità nei risultati.