Berrettini distratto dalla Satta? L’azzurro: “Spiace che venga interpretata così”
by GIUSEPPE MIGLIACCIO | LETTURE 4330
Matteo Berrettini riparte da Phoenix. Riparte, cioè, da un Challenger. Dopo le cocenti delusioni di questo inizio 2023 - l’ultima in ordine temporale è l’eliminazione al primo turno ad Indian Wells per mano del numero 103 al mondo Taro Daniel - l’azzurro sceglie di fare un passettino indietro per ritrovare la fiducia.
C’è chi ha criticato questa sua scelta, come c’è chi invece l’ha presa con preoccupazione. Certo è che, talvolta, abbassare la tensione può essere utile. Ma quali sono i motivi di questo forte calo? Certamente, a detta di Berrettini, non c’entra la vita sentimentale e nello specifico la neonata relazione con la nota showgirl Melissa Satta, come dichiarato in una intervista a Paolo Rossi de la Repubblica: “Personalmente sono una persona riservata, ma sapevo che scegliendo una persona del mondo dello spettacolo avrei attirato le luci dei riflettori.
Tuttavia, non credo sia una colpa essere seguiti e fotografati. Io vivo una storia d’amore come un qualunque 26enne e mi spiace che una cosa positiva come un sentimento venga interpretata come una distrazione professionale.
La cosa che più mi fa male non riguarda i commenti degli haters, ma quelli delle persone che di tennis ne sanno. Non riesco a capire il motivo di queste critiche” .
Berrettini: “Non accetto gli insulti”
Come spesso capita, i social network sono una cassa di risonanza importante ma allo stesso tempo potenzialmente distruttiva.
Matteo Berrettini è un ragazzo di sani valori e non arriverà a tanto, ma l’ondata di critiche che sta ricevendo in merito al suo momento negativo a livello professionale, la quale si mischia con le dicerie sulla vita extra-campo, gli provocano evidentemente fastidio.
“Gettare odio è troppo facile”, ha dichiarato il romano a Paolo Rossi de la Repubblica. “Ma se mi guardo allo specchio vedo un ragazzo educato. Vivo con tranquillità e non ho mai insultato nessuno né detto parole fuori posto.
Mi domando spesso se sto sbagliando qualcosa. Il tennis è uno sport molto stressante, perciò cerco di essere meno teso in campo e più rilassato nella quotidianità. Federer, Nadal e Djokovic ci hanno abituato in un determinato modo, ma in realtà non è normale essere numero 1 per dieci anni.
Noi tennisti siamo umani, la stanchezza e le emozioni ci sono anche per noi”, ha poi aggiunto Berrettini. “Sembra che la felicità di alcune persone dipenda dai miei risultati e, se perdo, sfogano la loro frustrazione.
A mio avviso invece il tennis dovrebbe essere un momento di gioia. Essere arrabbiati va bene, insultare no” . Photo Credit: Getty Images