È stata una grande esperienza per me per condividere lo stesso campo per 2 ore con Venus Williams uno delle migliori giocatrici della storia e ancora di più con la presenza di Richard Williams (padre e allenatore di entrambe le sorelle). In questo allenamento ho imparato molte cose, ma vorrei evidenziare alcune delle più importanti:
Abbiamo iniziato con il mini-tennis per circa 2 minuti in cui sono rimasto sorpreso dall'anticipazione di tutte le sue preparazioni, la mia palla era appena uscita dalle corde e lei era già con la racchetta pronta a colpire la palla in avanti, non importa quale colpo, questa preparazione iniziale continuò a farla tutto il tempo indipendentemente dall'esercizio o dalla velocità con cui giocavamo.
Poi siamo andati a fondo dove abbiamo giocato per 15 minuti ad una velocità di palla 50%, che è stata la seconda cosa che mi ha sorpreso, la precisione e la profondita' che giocava a quella velocità. Dopo la prima pausa d'acqua abbiamo iniziato con colpi incrociati e poi rapidamente mi ha chiesto di spostarmi da una parte all'altra, il suo obiettivo era di giocare con profondità indipendentemente dalla velocità della palla, a volte avrebbe accelerato di più e altre avrebbe cercato degli angoli quando sarebbe stato meglio e altre avrebbe cercato solo la profondità, rendendo difficile i cambi di direzione.
La terza cosa che ho imparato e forse la più importante è stata che dopo ogni buon palleggio, Venus ha abbassato gli occhi sul terreno, ha fatto una piccola routine mentale di 3-4 secondi e quando ho alzato lo sguardo ho potuto vedere che era pronta per un'altra battaglia, è stato come se mi avesse mandato un messaggio pieno di energia positiva con i suoi occhi e il suo linguaggio del corpo, questo è stato fatto per tutto l’ allenamento, la stessa routine mentale ogni volta che abbiamo palleggiato, provato il gioco al volo o giocato punti, a prescindere da quello che era successo nel punto precedente o nello scambio precedente.
Dopo la seconda pausa, abbiamo lavorato sui punti alla risposta per circa 40 minuti, costantemente ha cercato di essere aggressiva e prendere l'iniziativa dal primo colpo e stando dentro il campo cercando di prendere la palla in avanti.
Il mio quarto apprendimento e' stato davvero importante: nessuna importanza al punteggio, non c'era nemmeno un ordine specifico per i punti, 3 punti sul lato deuce, quindi 2 punti sul vantaggio, 1 su ciascun lato e così via, questo mi ha fatto capire che non stava pensando mai al punteggio ma al punto che viene, gioca per quello che vale davvero, "UN PUNTO", tutti valgono la stessa cosa, il primo, il secondo e l'ultimo, in tutti i tentativi ha cercato di fare lo stesso.
Quinto apprendimento, sebbene Venus non vedesse l'ora di bere acqua (faceva molto caldo), non si fermò mai fino a quando Richard (padre e allenatore) non le diede l'ok dopo un incredibile rovescio in risposta. Qualche servizio e finito l’allenamento di quasi 2 ore, nel quale difficilmente abbiamo scambiato qualche conversazione fatta eccezione per gli esercizi, una volta completato l’allenamento abbiamo chiacchierato qualche minuto mentre facevamo stretching. Ho capito il focus che ha avuto per tutto l'allenamento e che ci sono i momenti di relax e altri da allenarsi mentalmente focalizzati, il segreto è quello di non mescolarli.
Brian Dabul
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