Ciao
oggi ti voglio parlare di CONSISTENZA.
Ho letto un bellissimo post di un coach che stimo molto, Patricio Remondegui, in cui spiegava il concetto di CONSISTENZA.
Bellissimo!
L'ho letto e riletto varie volte perche' mi aveva affascinato...incuriosito molto!
Attualmente i maestri che vedo parlano sempre di consistenza quando i propri allievi giocano a tennis.
Nello stesso tempo cercano di spingerli a giocare a ritmi davvero alti...e da li' arrivano gli errori...e quindi poi la fiducia si perde!
Il dizionario Treccani intende la consistenza come SOLIDITA'.
Quindi se lo portiamo nel tennis = sbagliare poco!
Ecco che i coaches cominciano a pensare:
- "gioca con maggiore spin"
- "forse qualcosa non va nella tecnica"
- "gioca piu' alto sopra la rete"
- "muoviti meglio"
E tanti altri pensieri o suggerimenti!
Giusti o sbagliati?
Tutto perfetto!
Tutto corretto!
Guardiamo il tennista che in quel momento sta sbagliando ... che non tiene lo scambio...che e' privo di fiducia...e niente di errato: e' perfetto con gli appoggi, buona tecnica!
Ma allora come mai continua a sbagliare e non essere consistente?
Spessissimo la consistenza non e' un problema tecnico ma proprio di atteggiamento.
E' sbagliato l'approccio su come vogliamo giocare! Su come il nostro tennista (figlio o allievo) decide di giocare.
Non voglio sveglare troppo altrimenti poi non avrai il gusto di leggere l'articolo di Pat Remondegui: esprime concetti semplici (dopo che si sono letti) e assai utili e aprono la mente su come dovremmo giocare per diventare consistenti
Prova a leggere l'articolo e dimmi cosa ne pensi?
https://www.tennisworlditalia.com/4tennis/1108/psicologia-del-tennis/tennis-mentale/la-consistenza-non-e-un-problema-tecnico-e-una-decisone-tattica/
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Ciao e buona giornata
Federico
I RISULTATI SI OTTENGONO SOLO CON MOLTO LAVORO
“Io non credo nella predestinazione. I risultati si ottengono solo con molto lavoro. Nella mia carriera sportiva mi sono allenato 5-6 ore al giorno, tutti i giorni, per 365 giorni l'anno, tra gare e allenamenti, per quasi 20 anni”
Pietro Menna, la ‘Freccia del Sud’