Sinner: "Atmosfera fantastica. Non esiste posto più bello dove battere il numero 1"



by ANTONIO FRAPPOLA

Sinner: "Atmosfera fantastica. Non esiste posto più bello dove battere il numero 1"
Sinner: "Atmosfera fantastica. Non esiste posto più bello dove battere il numero 1" © Clive Brunskill/Getty Images

"Non esiste un posto più bello per battere il numero uno al mondo di questo" . Dopo essere riuscito finalmente a battere Daniil Medvedev a Pechino - il russo era avanti 6-0 - Jannik Sinner aveva messo nel mirino gli scontri diretti con Novak Djokovic.

L’altoatesino ha espresso un chiaro desiderio e ha scelto il miglior palcoscenico possibile per esaudirlo. In un Pala Alpitour da brividi per il secondo incontro di Round Robin delle ATP Finals, Sinner ha sconfitto per la prima volta in carriera Djokovic in un match epico durato 3 ore e 9 minuti di gioco e terminato solo al tie-break del terzo set.

Un tie-break che l’italiano ha giocato con una maturità e una consapevolezza fuori dal comune. La vittoria contro Djokovic assume un significato speciale, perché trasporta definitivamente Sinner in una nuova dimensione: quella che appartiene solo ai grandi campioni.

È il secondo successo che il giocatore di San Candido ottiene ai danni del tennista che occupa la vetta del ranking: nessun italiano era mai stato in grado di battere due numeri uno differenti. Sinner lo ha fatto a Miami superando Carlos Alcaraz e appunto a Torino aggiudicandosi la battaglia con Djokovic.

Sinner: "Atmosfera fantastica. Non esiste posto più bello per battere il numero uno"

“L’atmosfera è stata fantastica. Mi hanno aiutato molto. Come ho detto il primo giorno: è un privilegio per me giocare a Torino.

Mi aspettavo un match davvero duro. Il pubblico ha cercato di aiutarmi. Sono ovviamente molto felice di come ho incanalato tutto nella giusta direzione. C’è sempre una bella atmosfera in Italia quando gioca un tennista di casa.

Sono felice di aver fatto parte di questa atmosfera” , ha dichiarato un emozionato Sinner in conferenza stampa. “Dico sempre che quando hai 22 anni puoi solo migliorare e imparare. Quest’anno mi sono allenato molto duramente e il mio percorso di crescita è stato ottimo.

Non ho giocato alcuni tornei per allenarmi e migliorare fisicamente. Questo mi ha aiutato ad arrivare a fine stagione abbastanza fresco, non solo dal punto di vista fisico ma anche mentale. Anche dopo il match giocato a Wimbledon, nonostante la sconfitta in tre set, avevo detto di sentirmi più vicino a Novak.

Ero abbastanza fiducioso oggi, credevo di poter giocare una buona partita. Battere il numero uno qui a Torino, un tennista che ha conquistato 24 tornei del Grande Slam, con una tale atmsofera: penso sia tra le migliori vittorie della mia carriera" .