Adriano Panatta appoggia la scelta di Jannik Sinner: "La notte non si gioca a tennis"



by GENNARO DI GIOVANNI

Adriano Panatta appoggia la scelta di Jannik Sinner: "La notte non si gioca a tennis"
Adriano Panatta appoggia la scelta di Jannik Sinner: "La notte non si gioca a tennis" © Vittorio Zunino Celotto/Getty Images

"Sono dispiaciuto di annunciare che mi ritiro dalla partita di oggi a Bercy. Ho finito il match quando erano quasi le 3 del mattino e sono andato a letto solo qualche ora più tardi. Avevo meno di 12 ore per riposarmi e preparare il prossimo match.

Le settimane a venire con le Atp Finals in casa e la Coppa Davis saranno importantissime, ora mi concentro sulla preparazione di questi importanti eventi. Ci vediamo a Torino! Forza! ". Con questo messaggio apparso ieri mattina sui suoi canali social, Jannik Sinner ha comunicato il forfait a Parigi.

L’azzurro, che avrebbe dovuto affrontare Alex De Minaur nel match valevole per gli ottavi di finale a Bercy, ha ricevuto nelle ore successive pieno sostegno da colleghi e addetti ai lavori, che hanno appoggiato la sua scelta.

Panatta e Bertolucci dalla parte di Sinner

E’ il caso della leggenda Adriano Panatta che ha immediatamente dato sostegno al tennista altoatesino: “Ha ragione Sinner, gli organizzatori del torneo devono cambiare perché non è la prima volta che succede.

Sono orari che non esistono perché sbilancia il metabolismo. Le 2.30 non è un orario per giocare a tennis", ha affermato. Un altro grande esponente del tennis azzurro a prendere una netta posizione è stato Paolo Bertolucci, ex tennista ora commentatore televisivo: "Il ritiro di Jannik Sinner dal torneo di Parigi-Bercy dopo le fatiche per un match iniziato dopo la mezzanotte e finito alle 2.37 di notte è una vergognosa sconfitta per lo sport”, ha tuonato Poi ha proseguito: “E non conta che riguarda il miglior tennista italiano e quindi ci coinvolga più da vicino.

Non ci può essere spettacolo in un evento in cui si gioca ad orari in cui si dovrebbe riposare e con il pubblico sugli spalti a combattere con il sonno".

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