Dopo la vittoria del torneo di Vienna Jannik Sinner è sceso in campo ieri nel match valido per il secondo turno di Parigi-Bercy contro l'americano Mackenzie McDonald. Il talento azzurro ha subito le problematiche di un programma al limite dell'assurdo con sei match sul campo centrale e Jannik ultima sfida iniziata in tardissima serata e terminata addirittura alle 2.30 del mattino.
Furia social e non solo con tifosi e addetti ai lavori infastiditi per l'accaduto, una situazione che in pochi hanno gradito, a partire dai fan francesi: questi dovevano entrare per assistere ai match serali alle 19.30, ma sono rimasto al gelo di Parigi fuori allo stadio fino ad oltre le ore 22.
Insomma, un caos totale e una serie di proteste che riguarda giocatori e non. A partire da Sinner che ha terminato il match alle 2.30 e ora, a meno di altri clamorosi colpi di scena, dovrebbe affrontare gli Ottavi di finale con Alex De Minaur intorno alle ore 17.
L'ex tennista Paolo Bertolucci ha utilizzato una serie di tweet e retweet per criticare l'organizzazione, tutti all'insegna di dure accuse contro gli organizzatori del torneo. Ecco il primo tweet, prima del match e che mostra il dissenso (basta notarlo anche dai commenti):
O i commenti di fan che non hanno gradito una situazione paradossale.Contrordine!!
Grazie alla folle programmazione e alla supina sottomissione dei giocatori il pubblico serale prenderà posto con 2 ore e 1/2 di ritardo e @janniksin scenderà in campo non prima delle 23.30/24. Vergogna!!!!! — paolo bertolucci (@paolobertolucci) November 1, 2023
Una serie di commenti negativi e fanno scalpore anche le parole di Sinner che sebbene non si sia lamentato di questa situazione ha chiosato in conferenza: "Sinceramente non so se giocherò gli Ottavi di finale.E giustamente chi ha pagato 100 EUR per vedere tennis alle 19.30 e se ne resta 2h e mezza fuori al freddo ad aspettare, poi è un tantino inferocito.... #RolexParisMasters https://t.co/SbvzS5YjXe — Marco Mazzoni (@marcomazz) November 1, 2023
Vedremo come mi sento domani". Parole chiare che testimoniano un sentimento comune e che vale ormai per quasi tutti i tennisti del circuito.