Jannik Sinner: "È stato un bel 2023, Slam unico neo. Un anno fa non ce l'avrei fatta"
by MARIO TRAMO
Questo finale di 2023 lo sta letteralmente consacrando. Jannik Sinner continua a vincere e con la vittoria di ieri nella finale del torneo di Vienna siamo a 56 successi stagionali. E non è ancora finita qui con Sinner - spinto al massimo da tutti i suoi fan - che non ha più intenzione di fermarsi.
Era un torneo Atp 500 ma il calendario è stato durissimo, fin dalle prime battute. L'esordio e la rivincita con Shelton, il derby con Sonego, la 'vendetta' contro Tiafoe e gli ultimi due match contro due Top 5, i due russi Rublev e Medvedev.
Insomma un 500 solo di nome con Sinner che ha giocato un tennis spettacolare e soprattutto in finale ha letteralmente abbattuto le resistenze di un grande Daniil Medvedev. Il russo sul cemento è un osso davvero duro, parliamo di un tennista che ha battuto in finale Slam su questa superficie Novak Djokovic, e Sinner ha vinto i due ultimi match contro il forte Daniil.
Ora lo spauracchio di quel 6-0 nei precedenti fa molto meno paura. In queste ore dopo la vittoria Jannik Sinner ha concesso un'intervista al Corriere della Sera e ha parlato di tanti interessanti temi. Ecco le sue parole nello specifico: "Dire che ho provato cose nuove in questo torneo è un parolone, diciamo che fa tutto parte di un piano.
In allenamento sperimentiamo cose e piano piano le trasferiamo nel match. Ovviamente quando la situazione lo permette. La finale con Medvedev? È stata una sfida dura fisicamente e mentalmente. Posso comunque essere contento e molto credito va al mio team e al lavoro che stiamo facendo insieme.
Un anno fa non sarei riuscito a tenere tre ore con Medvedev, ora ero lì e potevo anche continuare. È questo quello che conta". Poi il tennista ha proseguito: "Se sono un altro Sinner? Certo, si cresce e fa tutto parte di un processo.
Anche dopo la sconfitta con Zverev agli US Open ho detto al team che stavo giocando meglio del mese precedente e alla fine il lavoro paga sempre. La stagione fin qui è stata ottima, meno tornei e più risultati.
I nei sono i tornei del Grande Slam e tolto gli Slam - Wimbledon a parte - in tre su quattro non ho giocato benissimo. Atp Finals da favorito? Vediamo. Li cambieranno tante cose, siamo i primi otto tennisti dell'anno e credo che chiunque di noi potrebbe vincere. Mi sento onorato comunque di farne parte".
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