Malago' chiaro su Jannik Sinner: "Queste situazioni esistono in ogni sport"

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Il cammino di Jannik Sinner agli US Open si è concluso ufficialmente agli Ottavi di finale. Il giovane altoatesino è crollato perdendo in cinque set contro il tedesco Zverev, dopo una battaglia di cinque lunghe ore.

Gli Us Open dell'azzurro sono finiti da qualche giorno, ma Jannik, suo malgrado, è ancora al centro delle polemiche. Il tennista azzurro è uscito stremato dal match contro Zverev e, atteso da un gran finale di stagione, Jannik ha rinunciato al girone di Coppa Davis con l'Italia, evento che si terrà la settimana prossima; una scelta in fondo condivisibile ma che non è piaciuta a tutti ed anzi diversi, tra fan e addetti ai lavori, hanno criticato Sinner.

Un Jannik che ha specificato tutto sui social: "Sfortunatamente non ho avuto abbastanza tempo per recuperare dopo i tornei in America e purtroppo non potrò fare parte della squadra a Bologna. È sempre un onore giocare per il nostro Paese e sono convinto di tornare in nazionale al più presto.

Un grosso in bocca al lupo ai ragazzi, ci vediamo". Un commento chiaro e abbastanza breve che appunto non è stato gradito a tutti, ma in questo ore è stato il presidente del Coni in persona Giovanni Malago' a scendere in campo per difendere il numero uno azzurro.

Durante un evento organizzato dall'Esselunga e chiamato "Amici di scuola e dello sport" Malago' ha chiarito: "Sono situazioni che esistono da sempre nello sport e sappiamo che bisogna preservarsi da eventuali infortuni. Bisogna evitare ogni rischio".

Malago' poi concorde afferma su Sinner: "Non sarò io a mettere benzina, ma cerco solo di buttare acqua sul fuoco". Non tutti la pensano così, basta pensare anche ad un ex campione come Pietrangeli che è apparso invece molto duro riguardo al giovane azzurro: “Non voglio entrare nel merito della vicenda Sinner, parlo solo in generale.

Io dico e penso che rappresentare il proprio Paese è il massimo dell'aspirazione di uno sportivo, è un onore comunque, a prescindere dal risultato. Chi rifiuta per poi andare a giocare un torneo altrove, andrebbe squalificato” . Un punto di vista pesante e comunque destinato a far discutere.