Sinner come Fognini: è il secondo italiano a vincere un Masters 1000



by GENNARO DI GIOVANNI

Sinner come Fognini: è il secondo italiano a vincere un Masters 1000
Sinner come Fognini: è il secondo italiano a vincere un Masters 1000 © null

Jannik Sinner è nella storia del tennis italiano. L’azzurro conquistando ieri il primo titolo Masters 1000 a Toronto della sua carriera ha fatto un qualcosa che precedentemente era riuscito ad un altro atleta azzurro, Fabio Fognini.

Il tennista ligure vinse nel 2019 Monte-Carlo, sulla terra rossa, e scrisse la storia. Il ragazzo di San Candido ha saputo eguagliare il suo collega con ben 10 anni di anticipo, confermando la sua incredibile precocità.

Per onor di cronaca Nicola Pietrangeli con i suoi tre titoli a MonteCarlo e i due a Roma, e Adriano Panatta agli Internazionali d'Italia, avevano vinto almeno un titolo di questa portata, ma la categoria Masters 1000 è stata successivamente introdotta ‘solo’ nel 1990, contestualmente alla nascita dell'ATP Tour.

Una vittoria fortemente cercata per il tennista altoatesino, che l’aveva sfiorata in due occasioni, nella quale si era fermato ad un passo dal titolo a Miami nel 2021 e nel 2023. A negargli la prima gioia erano stati l’amico Hubert Hurkacz e il russo Daniil Medvedev.

Ieri invece al National Bank Open, nulla ha potuto il buon Alex De Minaur, che non ha retto alla forza d’urto del 22enne, che dopo aver incontrato qualche difficoltà nel primo set, ha innescato le marce alte nel secondo, e chiuso i giochi.

Le parole di Jannik Sinner

Immensa la gioia di Sinner, che nel post match ha espresso tutta la sua felicità: "È davvero un bellissimo momento per la mia carriera, Vincere uno di questi tornei... è il sogno di ogni tennista.Ho iniziato a crederci dall'anno scorso, perché sentivo di avere il livello per andare più in là in ogni torneo.

E credo di averlo dimostrato, specialmente quest'anno, raggiungendo alcune semifinali e finali in momenti importanti e in competizioni prestigiose", ha spiegato. Ma la testa è già ai prossimi impegni: "È una buona iniezione di fiducia, soprattutto in vista degli Us Open.

Sarà dura a Cincinnati perché non c'è molto tempo per adattarsi, ma chiederemo di iniziare mercoledì. Se tutto va bene, posso iniziare a metà settimana in modo da allenarmi qualche volta prima dell'esordio, cercando di essere pronto per quel torneo.

Poi ci prepareremo al meglio per lo Slam newyorkese. Vediamo quali cose positive potrà darmi questa vittoria. Sento che sicuramente la fiducia sarà un po' più alta, ma anche le mie aspettative".