Coach Simone Vagnozzi non ci sta: "Si è troppo duri con Jannik Sinner"

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La strada da percorrere è piuttosto chiara e i risultati importanti cominciano ad arrivare. È quanto spiegato da coach Simone Vagnozzi in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, nella quale ha contestato le tante critiche (ritenute ingiuste) ricevute da Jannik Sinner nell'ultimo periodo.

"Al Roland Garros è stato un periodo non ottimale. A volte si è troppo duri, si tende a guardare il pelo nell’uovo. La verità è che la stagione fino a Roma è stata molto buona, magari si è sbagliato un torneo ma c’è stato troppo clamore per un match non dei migliori, nel quale ha avuto match point e un nastro poteva far girare tutto" ha dichiarato il tecnico azzurro, riferendosi alla sconfitta dell'altoatesino contro Altmaier a Parigi.

Un piccolo bilancio del 2023: "Io guardo a lungo raggio: l’annata, incluso quel passaggio difficile, è ottima. È normale che ci sia qualche piccolo alto e basso" ha rimarcato l'allenatore di Ascoli Piceno.

Vagnozzi non ci sta

Vagnozzi si è soffermato sulle critiche incassate dal suo atleta nelle scorse settimane: "Su Jannik c’è molta pressione, troppa direi. A volte vince ma se ha preso un break leggo che c’è qualcosa che non va, come se gli altri giocatori non si facessero mai brekkare.

Le critiche fanno parte del gioco, ma alcune sono proprio gratuite. Ho bene in mente il percorso che dobbiamo fare, andiamo avanti per la nostra strada. Più che starci male, a volte rimango sorpreso. Quando dopo Parigi ho letto di disastro, mi è sembrata ci fosse un po’ troppa drammatizzazione" ha aggiunto.

"Siamo arrivati in Francia con alle spalle la semifinale a Indian Wells, la finale a Miami, la semifinale a Montecarlo. Come team siamo aperti alle critiche, però a volte sembrano un po’ di parte" ha concluso il coach italiano.

Adesso la concentrazione sarà tutta rivolta sulla tournée americana, a partire dal torneo di Toronto. A seguire il 1000 di Cincinnati, che precederà gli Us Open. Photo credit: Ansa.