Piatti: "A Sinner manca poco. Si è avvicinato molto al rendimento di Djokovic"



by ANTONIO FRAPPOLA

Piatti: "A Sinner manca poco. Si è avvicinato molto al rendimento di Djokovic"
Piatti: "A Sinner manca poco. Si è avvicinato molto al rendimento di Djokovic"

Jannik Sinner ha conquistato per la prima volta in carriera le semifinali in un torneo del Grande Slam a Wimbledon. Solo Novak Djokovic ha posto fine al cammino dell’altoatesino sui prati dell’All England Club negli ultimi due anni.

Nel 2022, il serbo ha avuto bisogno di completare una complicata rimonta al quinto set; mentre lo scorso venerdì ha chiuso con il punteggio di 6-3, 6-4, 7-6( 4) . Ai microfoni di Sky Sport, Sinner ha rivelato di sentirsi ancora più vicino ai migliori tennisti del circuito e di aver compiuto significativi miglioramenti.

“Lo scorso anno è stata una partita diversa. Djokovic mi ha regalato qualcosa nei primi due set, ma non ho più avuto chance a partire dal terzo. Quest’anno, invece, ho avuto qualche chance. Mentalmente sono migliorato.

Penso di aver giocato meglio quest’anno. Imparo abbastanza in fretta e lo farò vedere in futuro. Mi sento più vicino ai migliori al mondo” .

Piatti: "A Sinner manca poco"

Riccardo Piatti, ex allenatore di Sinner, si è soffermato sul futuro del tennis in un’intervista esclusiva rilasciata al quotidiano Il Tirreno.

“Ho visto poco della semifinale di Jannik perché ero in campo. Comunque ho controllato le statistiche e si è avvicinato molto al rendimento di Nole. Questo significa che manca davvero poco a raggiungere il mostro Novak.

Il tennis è in una fase incredibile perché abbiamo Nole Djokovic che continua ad essere il punto di riferimento e continua a giocare ai suoi livelli, anzi forse con più precisione e determinazione" , ha spiegato Piatti.

"Dall'altra parte abbiamo tre ragazzi che stanno crescendo come Carlos Alcaraz, Holger Rune e Sinner. In questo momento l'attenzione è tutta nei loro confronti ma io starei attento anche ad altri. Per esempio Stefanos Tsitsipas.

Potrebbe diventare lui il ‘fenomeno’ perché è ancora giovane ed ha tutte le caratteristiche tecniche. Qualcosa è cambiato rispetto a quel periodo dalla preparazione atletica, agli staff, a cosa ruota intorno al tennis.

Dai social e al mondo che è diventato sempre più piccolo e meno distante. Io voglio che i ragazzi siano autonomi in campo e sappiano cosa fare in ogni situazione. C'è un percorso da seguire e non tutti partono subito ma qualcuno arriva più tardi.

Bisogna avere tanta determinazione e non mollare mai. Non è facile perché bisogna continuare a imparare: basta vedere Nole" . Photo Credit: Getty Images