Jannik Sinner sfugge al paragone con Andre Agassi: "È troppo impegnativo"

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Un paragone 'inaspettato' ma ritenuto troppo grande per lui. In un'intervista rilasciata a Sky Sport, Jannik Sinner ha analizzato un possibile confronto con il suo gioco e quello di Andre Agassi, un grande campione di tennis del passato vincitore di 8 titoli Slam e della medaglia d'oro ai giochi olimpici del 1996 (oltre, naturalmente, a essere stato il numero uno del mondo).

L'altoatesino, in merito, ha dichiarato: "Tra l'altro Darren Cahill era il suo allenatore... diciamo che a un certo punto abbiamo anche guardato il rovescio di Agassi. Sapeva fare tutto con quel colpo, lo abbiamo fatto prima del Roland Garros.

È un paragone troppo impegnativo. Lui è di un altro livello, anche se forse c'è qualche somiglianza. Posso imparare tante cose da questi giocatori". L'azzurro sorride e tanto a Wimbledon per aver conquistato la prima semifinale a livello Slam della carriera: "È un traguardo che ripaga i tanti sacrifici, sono contento.

Ora riposerò e poi andrò in campo con la giusta mentalità, cercando di godermi una delle partite più importanti della carriera" ha aggiunto, visto che venerdì lo attenderà sul Centrale il campione in carica Novak Djokovic (imbattuto su quel campo da 10 anni).

Un aneddoto prima della semifinale

L'atleta di San Candido e il suo staff hanno a disposizione due giorni per prepararmi fisicamente e mentalmente a una super sfida davvero affascinante. Nell'ultima conferenza stampa, dopo il successo ai quarti contro il russo Roman Safiullin, il talentuoso 21enne ha raccontato un aneddoto: "Sono molto fortunato perché riesco a dormire davvero tanto, se non mi metto la sveglia posso andare avanti fino a mezzogiorno.

È una cosa buona perché dormire alla fine è il recupero migliore. Posso dirvi che cucinerò la sera prima della partita, perché abbiamo sempre fatto così fin qui e porta abbastanza bene" ha rivelato, aggiungendo altri dettagli: "Una bella pasta al pomodoro (sorridendo).

L’approccio sarà sempre uguale comunque, mi concentrerò i 10-15 minuti prima di entrare in campo. Verrò qui a fare il mio riscaldamento, toccare qualche palla. Non cambia nulla".