Coach Simone Vagnozzi, da Jannik Sinner al suo collega Darren Cahill. L’allenatore del numero uno d’Italia ha raccontato la sua storia in un’intervista rilasciata a La Repubblica. Diversi temi toccati, dal suo passato da tennista alle esperienze passate con Cecchinato e Travaglia.
Ora, però, il suo progetto è seguire il tennista altoatesino: è tempo di Wimbledon per il team, dopo i risultati positivi negli Stati Uniti d’America e qualche delusione nella parentesi su terra rossa.
“Jannik è un ragazzo che ascolta le cose che gli dici e talvolta pone dei dubbi. Ma sa che deve migliorare e per farlo ci vuole fiducia da parte di entrambi. Il nostro rapporto è cresciuto. Stiamo cercando di renderlo un giocatore migliore, perfezionando diversi aspetti del suo gioco”, ha detto Vagnozzi su Jannik Sinner e sul loro rapporto.
Il rapporto con Cahill
Nell’intervista, il coach azzurro ha utilizzato il noi per riferirsi al team. Questo perché è da quasi un anno che Jannik Sinner ha deciso che nella sua squadra sarebbe entrato anche un super coach: Darren Cahill.
“Condividere il giocatore con un altro coach è un’esperienza che mi mancava. Darren ha avuto esperienze, da cui posso imparare, ha vinto titoli importanti con i giocatori importanti. È una persona molto intelligente, alla mano.
Abbiamo creato un buon feeling e una buona fiducia tra di noi e abbiamo la fortuna di vedere tante cose allo stesso modo”, ha detto Vagnozzi sul suo collega. Entrambi condividono anche lo stesso pensiero su quello che è l’obiettivo di Sinner di questa stagione: le Atp Finals, ancora di scena a Torino.
“L’obiettivo che ci siamo posti quest’anno è Torino e le sue Atp Finals. Arrivarci da titolare, e non come riserva come accaduto due anni fa”, ha concluso il coach, che è già arrivato in quel di Londra per preparare la nuova edizione di Wimbledon. Allenamento con Djokovic prima del sorteggio previsto per venerdì. Photo credits: @janniksin (Twitter)