Jannik Sinner: "Vorrei essere per un giorno Roger Federer. E su Novak Djokovic..."
by GIUSEPPE DI LAURO | LETTURE 4371
Jannik Sinner, durante un’intervista rilasciata a Tennis Magazin, ha parlato anche di alcuni colleghi che sono presenti sia attualmente sul circuito e sia di chi da poco ha appeso la racchetta al chiodo. L’azzurro è tornato a parlare anche della sconfitta subita a Londra da Novak Djokovic "Non è successo niente di speciale, sapevo che sarebbe stata una battaglia molto lunga, ho solo cercato di lottare fino alla fine.
Novak ha alzato moltissimo il suo livello, ma è quello che doveva fare, altrimenti avrebbe perso contro di me. Nel quinto set ho fatto tutto bene, mi sono solo mancati i momenti chiave. È normale quando si gioca contro Djokovic, questa è la sua qualità, alzare il livello e poi andare a tutta velocità".
Rivalità con Alcaraz "Spero che continueremo a giocare tra di noi, la nostra rivalità può diventare molto bella. Siamo entrambi bravi ragazzi e anche bravi giocatori che possono raggiungere un livello molto alto.
Carlos è più avanti di me in termini di sviluppo, anche se è più giovane, ma ha un talento eccezionale. Ora è fisicamente maturo e ha tutte le carte in regola". Sul suo tecnico Cahill "Darren è una persona molto buona, tutta la mia squadra è contenta di lui, questa è la cosa più importante.
Ha allenato molti giocatori diversi, dai giovani ai più anziani. Entrambi crediamo che possa nascere qualcosa di veramente buono, la fede è sempre al primo posto per noi".
Jannik Sinner vorrebbe essere per un solo giorno Roger Federer
Un sogno impossibile "Deve essere meraviglioso essere Roger Federer per un giorno, giocare a tennis con una tale facilità ed eleganza.
Mi stupisce quanto fosse sempre rilassato, sia in campo che fuori. Aveva un ottimo equilibrio tra allenamento e tempo libero, è sempre stato il mio idolo. Speravo che continuasse a giocare per avere l'opportunità di affrontarlo, era un avversario che ancora mancava alla mia lista.
Purtroppo non succederà. Il consiglio che porta sempre con sé "Se vuoi fare qualcosa, fallo. Ho sempre seguito questo motto. Quando avevo voglia di sciare, sciavo. Poi ho giocato a tennis perché mi piaceva.
A volte, nel percorso per diventare un giocatore di alto livello, si devono fare cose che non si vogliono fare. Nel tempo libero, invece, bisogna fare quello che si ha voglia di fare, cercare di vivere il più liberamente possibile".
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