Google News Bambino di 10 anni dedica tema a Jannik Sinner: "Mi ispira, è il futuro del tennis"
by LUCA FERRANTE | LETTURE 5288
Descrivi un personaggio della tv o un cantante, oppure un nome dello sport che ami particolarmente. Per Francesco, la figura su cui incentrare tutto il tema non poteva che essere Jannik Sinner. Un bambino torinese, di 10 anni, ha scelto di scrivere un testo dedicato esclusivamente al tennista altoatesino.
Fra la carriera dell'azzurro, il momento che lo ha fatto diventare un suo grandissimo fan e alcuni aneddoti particolari, le bellissime parole e l'esperienza del ragazzino piemontese hanno fatto subito il giro del web e sono diventate virali.
La notizia è stata diffusa e riportata da Sky Sport. Francesco non ha avuto dubbi a quale personaggio pensare non appena letta la consegna del compito, scrivendo tutte le emozioni che gli trasmette il giocatore nativo di San Candido e tanto altro: "È diventato il mio idolo personale.
Non mi perdo un suo colpo, mi ispira e lo prendo come modello" ha scritto. Il bambino torinese ha evidenziato quale sia stata la vittoria che lo ha fatto definitivamente appassionare al campioncino italiano: "È l'orgoglio del tennis, perché non ha neanche 25 anni.
L'unico torneo che ricordo vinto da lui è quello di Sofia, in Bulgaria".
Sinner fonte di ispirazione
Non solo, perché Francesco ha anche raccontato: "Mi piace inventare scenari in ogni dove per sfidare Sinner.
Basta un muro, una palla di spugna e una racchetta da spiaggia per sognare in grande. "Mi piace inventare scenari in ogni dove per sfidare Sinner. Perdo sempre, perché vincere contro il muro è praticamente impossibile!" ha ammesso.
Splendida la frase con la quale ha scelto di chiudere il tema: "Ogni volta che il mio papà dice: 'Sta giocando Sinner', mi catapulto sul divano, accendo la televisione e guardo la partita". Una bellissima immagine che ripeterà stasera nel corso della semifinale al Master 1000 di Indian Wells.
Ci sarà anche Francesco a fare il tifo per Jannik nella tarda serata di sabato contro lo spagnolo Carlos Alcaraz.
