"La gente ha la memoria corta...": Jannik Sinner, arriva la risposta alle critiche
by MARIO TRAMO | LETTURE 20721
L'avventura del numero uno azzurro Jannik Sinner a New York si è fermata ai Quarti di finale. Nonostante un torneo più che dignitoso c'è grande rammarico in casa azzurra e soprattutto da parte dell'altoatesino per una competizione dove si poteva fare molto meglio.
Sinner è stato ad un passo dalla semifinale, ha servito per il match e Alcaraz gli ha annullato un match point vanificando poi nel quinto set le speranze dell'azzurro. Delusione e rammarico a fine match con Sinner che per la prima volta è apparso 'disperato' dopo una sconfitta.
Al termine del match Jannik deluso ha infatti commentato così la sconfitta che gli nega il ritorno in Top Ten e probabilmente l'accesso alle Finals di Torino: "Nel terzo set ho avuto un piccolo calo con il servizio e nel quinto sul 40-30 ho sbagliato un brutto dritto.
Quando giochi per più di cinque ore alcune cose possono capitare. Di sicuro avrei potuto giocare il game sul 5-4 nel quarto. Parlare ora è facile, in campo è tutto diverso. Fa parte del gioco. Nei momenti importanti ho servito abbastanza bene, mentre in quel momento tutto è andato dalla sua parte".
Poi il tennista ha continuato: "Ho chiuso bene, anche fisicamente. Ero preparato per una battaglia simile. La cosa positiva è che sono pronto a giocare per ore e ore, in generale ci sono molte cose che prendo da questo torneo".
Infine tanta delusione per questa sconfitta: "Ho subito brutte sconfitte, certo, ma questa è in cima alla lista. Mi farà male a lungo. Domani mi sveglierò e cercherò di ripartire, come sempre".
Vagnozzi sulla situazione di Jannik Sinner
Nonostante un ottimo torneo sono arrivate tante critiche ai danni di Sinner, critiche per l'ennesima occasione persa della sua carriera.
In particolare uno degli aspetti più criticabili dell'altoatesino è il servizio ed a riguardo il suo coach Simone Vagnozzi ha fatto chiarezza ai microfoni del Corriere della Sera: "Lei pensa al match point, che ha affrontato con una seconda, ma quello è un episodio.
La gente ha la memoria corta: forse negli ultimi match Jannik ha fatto qualche doppio fallo in più però a Wimbledon ha servito bene. Ricordiamoci che è un percorso lungo, una strada che oltre ai risultati non tralascia il lavoro di crescita: gli obiettivi sono a lunga scadenza".