Jannik Sinner spiega cosa gli manca per raggiungere il livello dei migliori
by MARIO TRAMO | LETTURE 21381
La recente vittoria a Washington ha testimoniato ancora una volta come Jannik Sinner sia uno dei giovani più promettenti del circuito ed il tennista altoatesino è diventato il più giovane nella storia a vincere un torneo Atp 500.
Terzo titolo in carriera ma profilo ancora basso con l'azzurro che ha rilasciato dichiarazioni dove sembra voler tenere i 'piedi per terra' Tanti i temi trattati da Jannik che si è raccontato ed ha svelato i suoi obiettivi per il futuro più prossimo.
Le parole di Jannik Sinner
Era come sulle montagne russe, nel primo e nel terzo set reagiva alla grande e rispondeva bene al mio servizio che ha funzionato poco. È stata una battaglia di tre ore molto dura, ma avendo 19-20 anni posso dire che è una battaglia più mentale che fisica.
Livello dei grandi? Quando affronti i migliori non hai scuse e devi giocare il tuo miglior tennis, sinceramente credo di essere ancora lontano dai migliori e soprattutto sono lontano da loro quando praticano il loro miglior tennis.
Sto lavorando per giocare meglio nei punti chiave, in finale a Washington ho sprecato tanto ma mi servirà come lezione. Tanti parlano dei miei record di precocità ma sono cose che non mi interessano, è bello che ho vinto tre tornei ma non è così importante, devo solo pensare a migliorare.
La NextGen? Ne siamo sempre di più, ci sono Alcaraz e Musetti ma anche gli americani stanno venendo fuori con Korda, Brooksby e Nakashima. È bello e sono contento di ciò che sto facendo, non vedo l'ora di scendere in campo e giocare".
Ora per Sinner c'è un impegno nel Masters 1000 di Toronto dove affronterà l'australiano James Duckworth, vincitore a sorpresa sull'americano Taylor Fritz ed in caso di vittoria lo attende una super sfida contro probabilmente la testa di serie numero uno e numero due al mondo Daniil Medvedev.
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