Rublev dopo il derby perso con Medvedev: "Ecco cosa ha fatto la differenza"



by ANTONIO FRAPPOLA

Rublev dopo il derby perso con Medvedev: "Ecco cosa ha fatto la differenza"
Rublev dopo il derby perso con Medvedev: "Ecco cosa ha fatto la differenza" © Clive Brunskill/Getty Images

Un primo set equilibrato in cui ha sprecato ben sette palle del contro break; un secondo parziale iniziato male e terminato malissimo: è questo il riassunto del derby moscovita disputato da Andrey Rublev alle ATP Finals di Torino.

Il russo ha perso per la settima volta - su nove incontri disputati - contro il connazionale Daniil Medvedev e reso ancora più in salita una strada che sembrava già molto complicata da percorrere in partenza.

La partita di Rublev ha subito il primo vero colpo nella parte centrale della frazione di gioco inaugurale, quando ha regalato il break a causa di una azzardata discesa a rete terminata con una bruttissima volèe. Nel secondo set, il 26enne si è ritrovato sotto 1-4 in pochi minuti senza mai rendersi pericoloso in risposta.

Rublev: "Alcuni errori fanno la differenza. Mentalmente... "

“Mi pento di alcune delle chance sprecate? Certamente. Avevo la sensazione che durante lo scambio potessi avere le mie possibilità. Non sono riuscito ad aprirmi il campo con il servizio.

Penso lui abbia salvato la maggiore parte delle palle break grazie al servizio. Nel turno di battuta perso nel primo set ho sbagliato due colpi facili. Queste cose, alla fine, fanno un’enorme differenza” , ha spiegato Rublev in conferenza stampa.

“Più gioco contro di lui, più mi sento meglio perché mi abituo a certe cose. Ora impazzisco meno rispetto alle prime partite. Mi aspetto sempre che arrivi una palla in più nella mia parte di campo.

Oggi, però, è stata una partita abbastanza semplice per lui” . Medvedev è uno dei migliori amici di Rublev: basti pensare che l’ex numero uno del mondo abbia scelto lui come padrino di sua figlia.

Una circostanza che potrebbe in qualche modo incidere sulle partite tra i due, sia da una parte che dall’altra. “No, sicuramente il nostro rapporto riguarda la sfera personale. Direi che Daniil è semplicemente uno dei migliori giocatori.

Se non sei tra i primi cinque, fai fatica a batterlo. In generale le nostre partite sono state spesso equilibrate, anche quando il punteggio è diverso. La questione riguarda più l’aspetto mentale nei momenti importanti” .