Grigor Dimitrov vola in semifinale a Parigi-Bercy: "Mi sento un giocatore migliore"
by GIANLUCA RUFFINO
Grigor Dimitrov è tornato a dipingere tennis. Parlare del tennista bulgaro come uno dei più grandi talenti inespressi degli ultimi 15 anni è probabilmente riduttivo. Un tennista che in carriera ha collezionato soltanto otto titoli, ma che nel 2017 si è spinto fino alla terza piazza del ranking Atp, alternando momenti di onnipotenza tennistica a delusioni inattese.
In questa parte finale del 2023 però il 32enne bulgaro ha alzato notevolmente il livello di gioco, trovando continuità di risultati e ben figurando anche nelle sconfitte contro i top 10. Il Master 1000 di Parigi-Bercy è diventata l’occasione più ghiotta per conquistare un titolo che manca addirittura da 6 anni, dalle incredibili Finals del 2017.
Dimitrov si è imposto ai quarti di finale su Hubert Hurkacz e in semifinale troverà un non irresistibile Tsitsipas. In conferenza stampa l’ex numero tre ha analizzato il suo successo sul giocatore polacco, contro cui Dimitrov è ancora imbattuto.
Le parole di Dimitrov al termine del match con Hurkacz
Dimitrov ha spiegato quali sono stati i fattori determinanti ai fini della sua vittoria, partendo dallo slice. “Credo che lo slice funzioni in molte condizioni diverse.
Credo che dipenda da come lo si usa. È probabilmente uno dei primi colpi che ho imparato a fare, ed è per questo che credo di sentirmi così a mio agio. Una delle cose più importanti, contro qualsiasi giocatore, è entrare nello scambio, quindi a volte è necessario bloccare la risposta, e oggi sono riuscito ad alternare bene i due colpi.
La gente vede Hurkacz solo come un grande servitore, ma credo che sia un giocatore estremamente pericoloso. Penso che sia anche il tipo di giocatore che all'improvviso, come è successo nel primo set, inizia a giocare un tennis completamente diverso” ha spiegato l’attuale numero 17 del mondo.
Dimitrov ha poi parlato del suo senso di appartenenza alla sua nazione. “Ho sempre portato la mia bandiera con dignità, rispetto, onore e tutto il resto. Ho sempre giocato per il mio Paese. A volte diventa umiliante, ad essere onesti, perché non succede sempre di riuscire a farlo come si vorrebbe” ha dichiarato il tennista bulgaro.
Dimitrov ha infine risposto alla domanda su chi vincerebbe tra il Dimitrov di adesso e quello di sei anni fa. “Non lo so. Probabilmente direi io adesso (sorridendo). Una delle cose che mi sono sempre piaciute di più è migliorare a qualsiasi livello.
Per esempio, ora ho migliorato parecchio il mio livello di forma fisica, la mia alimentazione, ci sono tante cose che sento di aver migliorato. Credo che in generale la costanza che sto mostrando dentro e fuori dal campo sia qualcosa che si impara e che si impara solo con la maturità, con il tempo.
Ecco perché dico che il ragazzo di adesso probabilmente batterebbe l'altro in set diretti” ha concluso il 32enne bulgaro.
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