Jannik Sinner come Adriano Panatta: il divertente commento dell'ex tennista romano
by GENNARO DI GIOVANNI
Jannik Sinner ha conquistato ieri a Vienna il suo decimo titolo in carriera, il quarto in questa sua straordinaria stagione. L’azzurro ha abbattuto il muro eretto da Daniil Medvedev, autentico specialista della superficie, mostrando una tenuta fisica e mentale assolutamente invidiabili.
Dopo averlo battuto già qualche settimana fa a Pechino, il 22enne di San Candido si è ripetuto, sfoderando una prestazione ancora migliore. Dopo un primo set estremamente equilibrato, nel quale Sinner ha avuto la meglio solo al tie break, il russo è poi salito in cattedra, e complice un piccolo passaggio a vuoto dell’italiano ha riportato in parità il punteggio.
Il terzo set è stato un vero spettacolo per tutti gli appassionati di questo sport, che hanno seguito con grande attenzione l’andamento del match. Il numero quattro del ranking consolida ancor di più la sua posizione e si candida a ricoprire un ruolo da protagonista anche alle Finals di Torino che si giocheranno a metà novembre.
Grazie a questo successo Sinner ha agganciato nella classifica all time del tennis azzurro una leggenda senza tempo, Adriano Panatta, vincitore nel 1976 del Roland Garros. L’ex tennista romano, ora opinionista alla Domenica Sportiva, ha commentato questo grande traguardo raggiunto da Jannik ironizzando: “Spero che il prossimo torneo lo vinca già domani, così mi supera e non mi chiamate più.
È fortissimo, vincerà tanto, però a me lasciatemi campa’…“.
Panatta sui record di Sinner
Proprio qualche settimana fa Panatta si era espresso così sull'ascesa portentosa del tennista altoatesino: "Il fatto che Sinner abbia eguagliato il mio record non mi dispiace, mica ci sto sempre a pensare.
Anzi, non vedo l’ora che lui vinca di seguito Roma, Parigi e Coppa Davis così non mi chiamerete più. Lui è un bravissimo ragazzo e tennista. Sono sicuro che vincerà molto“, ha poi scherzato.
Il commentatore sportivo romano ha poi parlato delle ambizioni slam di Jannik: “E’ giusto che lui dica di fare la propria corsa anche perché è quello che dovrebbero fare tutti. La classifica nel tennis, poi, conta fino a un certo punto, quello che resta sono le vittorie dei grandi tornei.
Ora lui deve puntare a vincere gli Slam e sono sicuro che ne vincerà 2, 3, 4, perché ha le doti per farlo“, ha affermato.
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