Furlan: "Jasmine Paolini ha ancora margini di miglioramento. A Cincinnati la svolta"
by ANTONIO FRAPPOLA
Jasmine Paolini ha vissuto un intenso ed emozionante finale di stagione; una stagione che proverà a chiudere nel migliore dei modi alle Billie Jean King Cup Finals, dove l’Italia sfiderà Francia e Germania nel Gruppo D rispettivamente mercoledì 8 e giovedì 9 novembre.
La toscana ha compiuto un evidente salto di qualità e raggiunto uno degli obiettivi più ambiti nell’intero panorama tennistico: diventare la giocatrice con la migliore classifica nel proprio Paese. Paolini ha realizzato il suo sogno dopo aver messo in difficoltà Aryna Sabalenka a Pechino.
La svolta è arrivata probabilmente al WTA 1000 di Cincinnati, quando l’azzurra si è spinta fino ai quarti di finale e ha perso solo contro la futura campionessa Coco Gauff. Forte del nuovo best ranking, attualmente occupa la 29esima posizione, Paolini ha conquistato le semifinali a Zhengzhou e la finale a Monastir.
Uno dei segreti della 27enne di Castelnuovo di Garfagnana porta il nome e il cognome di Renzo Furlan. Ex numero 19 del mondo, l’allenatore italiano ha avuto il grande merito di conferire sempre più fiducia a una tennista in grado di competere ad alti livelli anche contro le più forti giocatrici del circuito maggiore.
Furlan su Jasmine Paolini: "La svolta è arrivata a Cincinnati"
“Nella stagione di Jasmine Paolini vedo due punti di svolta: Roma e Cincinnati. Ma soprattutto ha maturato la convinzione di giocare un livello più alto, ha fatto un salto di qualità in termini di maturazione del pensiero.
Avevamo come obiettivo entrare stabilmente nelle 50 avendo recuperato l'infortunio dell'anno scorso, e di avvicinarci alle 30. I primi quattro mesi sono stati estremamente difficili, ha vinto poche partite. Abbiamo sistemato aspetti che non funzionavano bene" , ha spiegato Furlan in un'intervista esclusiva rilasciata a SuperTennis.
"Ha iniziato a trovare continuità. Ha preso coscienza del fatto che poteva giocare molto bene e a fine anno ha fatto questo sprint che l'ha portata tra le prime 30. A Cincinnati si è qualificata ai quarti di finale e ha capito che avrebbe potuto giocare a un livello più alto.
Se chiudi l'anno 29 o 30 del mondo, l'obiettivo numerico è salire ancora: avvicinarsi e perché no provare a entrare tra le prime 20. Ma c'è del lavoro dietro da fare, e siamo molto concentrati su questo. Penso che Jasmine abbia ancora grandi margini” .
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