Sono solo 4 i tornei Wta disputati da Emma Raducanu nel 2023, la cui stagione è da dimenticare per ripartire e tornare a livelli importanti dal punto di vista fisico e del gioco. La tennista britannica si è sottoposta a ben 3 interventi chirurgici negli scorsi mesi, archiviando già dal maggio scorso la sua annata (ultima apparizione ad aprile in quel di Stoccarda).
La campionessa degli Us Open nel 2021 è recentemente intervenuta al programma 'Today' di BBC Radio 4 e ha affrontato uno dei temi che l'ha tenuta al centro del dibattito. Si tratta dei numerosi cambi di allenatori effettuati praticamente dopo la vittoria dello Slam newyorkese.
"Faccio molte domande ai miei coach. In certe occasioni non sono riusciti a tenere il passo con le domande che ho posto e forse è per questo motivo che sono terminate presto diverse collaborazioni" ha rivelato. Sulla questione la giovane atleta ci ha tenuto a rimarcare: "È qualcosa che ho sempre fatto.
Continuo a provocare e a fare domande ai tecnic, sfidando anche il loro modo di pensare. Non sono una persona a cui puoi semplicemente dirmi cosa fare. Devo capirne il motivo e poi lo farò".
Le parole di Emma Raducanu
"Tornerò probabilmente con una classifica inferiore, ma in realtà non vedo l'ora di ricominciare" ha dichiarato nell'intervista a Karthi Gnanasegaram.
"Ho ancora nuovi obiettivi, traguardi che voglio raggiungere. Mi restano ancora 15 anni circa della mia carriera, quindi non c'è fretta" ha sottolineato. Nel 2024, oltre ai vari tornei prestigiosi nel circuito, si terrà una nuova edizione dei giochi olimpici a Parigi: "Ovviamente le Olimpiadi sono una cosa molto importante nello sport e per me.
Penso che potrei giocarne altri quattro se davvero lo volessi, quindi questa non è la fretta o la pressione immediata, si tratta solo di tornare in campo. Adoro gli Slam ma voglio fare l'esperienza olimpica. Vedrò solo come andrà, se riuscirò a qualificarmi e come andrà".
Poi ha concluso: "Devi pensare al futuro della tua vita dopo che la tua carriera sarà finita e penso che molti atleti di successo avrebbero detto 'vorrei che forse quando ero più giovane avessi pensato un po' più al futuro'".