Aneke Rune sul rapporto col figlio: "Il mio obiettivo è che realizzi i suoi sogni"



by GIANLUCA RUFFINO

Aneke Rune sul rapporto col figlio: "Il mio obiettivo è che realizzi i suoi sogni"
Aneke Rune sul rapporto col figlio: "Il mio obiettivo è che realizzi i suoi sogni" © Alexander Hassenstein/Getty Images for BWM

Arriva quel momento della vita in cui i ragazzi, nel pieno dell’adolescenza, iniziano ad allontanarsi dal nido familiare. Dai saluti affettuosi appena accompagnati a scuola, a quella sorta di imbarazzo che porta quasi a vergognarsi ad ogni manifestazione d’affetto in pubblico.

E poi c’è Holger Rune. Il “mammone” del circuito, degno erede di Andy Murray, non c’è un torneo in cui si presenti senza che al suo seguito ci sia la sua cara amata madre. La presenza di Aneke Rune è una costante per tutta la stagione tennistica, sempre presente nel box del figlio, per sostenerlo e dispensare qualche consiglio.

In una recente chiacchierata con il podcast di ATP Radio, Aneke ha spiegato il suo rapporto con l’attuale numero sei del mondo.

Mamma Rune sul rapporto col figlio

La madre del tennista danese è una figura importante per la crescita sportiva e personale del tennista danese.

Aneke ha spiegato che il rapporto tra madre e figlio non è sempre rose e fiori. “Rispondo sempre alle domande di mio figlio con totale onestà. È facile essere onesti o dire verità scomode come madre, perché entrambi sappiamo che non può essere arrabbiato con me per sempre.

Mi fido molto di me, è un ragazzo molto aperto e con lui si può parlare di tutto” ha raccontato la mamma e agente di Rune, che poi ha aggiunto: “Più il tuo livello è alto e più sei esigente, più hai bisogno di qualcuno di cui ti puoi fidare.

Non chiedo un euro per accompagnarlo, il mio obiettivo è che realizzi i suoi sogni”. Dopo l’esplosione della passata stagione, il 2023 è stato l’anno della consacrazione di Holger Rune, che nonostante sia riuscito a conquistare soltanto un titolo (l’Atp 250 di Monaco di Baviera) ha alzato notevolmente il suo livello di gioco, esprimendosi ad alti livelli anche nei tornei più importanti.

Oltre alle due finali 1000 in un mese sulla terra europea, prima a Montecarlo e poi a Roma, il 20enne danese ha raggiunto i quarti al Roland Garros e a Wimbledon. E il merito, probabilmente, è anche di mamma Aneke.