Polemica sulle palline e infortuni: parla Zimaglia, fisioterapista di Novak Djokovic
by MARTINA SESSA
Una nuova polemica infiamma il circuito, soprattutto quello maschile. È il problema delle palline: a ogni torneo si cambia e questo, secondo alcuni giocatori, sarebbe causa di alcuni infortuni. Taylor Fritz e Stan Wawrinka hanno detto la loro sui social (“Ho dovuto convivere con problemi al polso sin dall’inizio dello US Open e tutto per problemi di cambio delle palline da gioco.
Ne abbiamo avuto tre tipi in tre settimane”, ha scritto lo statunitense), Pablo Carreno Busta l’ha detto chiaramente in un’intervista rilasciata a Punto de Break: “È chiaro che le palle sono molto diverse e il cambio continuo influisce.
E questo giustifica il maggior numero di lesioni”. Gli infortuni si susseguono e c’è una correlazione tra questi e i continui cambi di palline, lamentati dai giocatori del circuito. A spiegarne il motivo è Claudio Zimaglia, fisioterapista e osteopata che è stato prima al fianco di Jannik Sinner e ora di Novak Djokovic.
“Effettivamente qualcosa sta accadendo, ma non da oggi. È un trend in crescita e lo dimostra un recente studio ("Wrist injury in tennis players") che ha evidenziato come tendinopatie dell’estensore ulnare del carpo, lesioni della fibrocartilagine triangolare del polso e sindromi da conflitto ulno-carpico siano aumentati in maniera rilevante”, spiega in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport.
Impugnatura e polso
Zimaglia ricorda come i giocatori che si sono espressi contrari a questa abitudine sono diversi, illustrando perché le palline siano legate agli infortuni, soprattutto agli arti superiori. “L’impugnatura, utilizzata in modo estremo per dare sempre maggior spin e i problemi che il cambio di palline comportano hanno fatto crescere in maniera esponenziale i rischi di infortunio all’arto superiore.
Atleti come Medvedev, Fritz, Nadal, Djokovic, Carreno Busta, Sebastian Korda, Stan Wawrinka, solo per citarne alcuni si sono espressi contro l'abitudine di cambiare continuamente palline”, ha proseguito il fisioterapista, che poi ha spiegato che le parti del corpo più colpite sono polso e gomito.
“Tutto questo comporta un aumento stressante a livello del polso a causa della ripetitività del gesto che si moltiplica tra partite e allenamenti”, conclude Zimaglia nell’intervista.
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