Diversi giocatori hanno spesso fatto riferimento a questo rapporto di odio e amore che condividono con il tennis. Ogni atleta professionista ha la grande ambizione di esibirsi sempre al massimo delle proprie capacità o di portare a casa il risultato nelle giornate negative.
Gestire la tensione e controllare le emozioni non è facile quando competi ad alti livelli con la consapevolezza di aver dato tutto per conseguire gli obiettivi. In una emozionante lettera al mondo del tennis, pubblicata sul sito ufficiale dell’ATP, Stefanos Tsitsipas ha raccontato la sua storia.
L'emozionante lettera di Tsitsipas al tennis
“Caro, tennis. Ricordo la prima volta che ti ho conosciuto. Era il 2001. Entrambi i miei genitori - Apostolos e Julia - mi hanno fatto conoscere questo bellissimo sport che pratico oggi.
Quello che mi è sembrato speciale riguarda il fatto che mi sentissi parte di un parco giochi. Il mio parco giochi, dove non esistevano regole o limiti. Mi sono innamorato di te quando avevo otto anni e ho vinto il mio primo torneo in Normandia, Francia.
Mi svegliavo durante la notte e dicevo a mio padre: ‘Considerami fuori da ogni altro sport - calcio, nuoto, atletica - perché voglio solo giocare a tennis e sarà il mio sport per il resto della vita’ .
Ho giocato il primo match nel Tour ATP a Rotterdam nel 2017. Ero ancora junior in quel momento e il mio primo avversario è stato Jo-Wilfried Tsonga. Ero un tennista dallo spirito libero che giocava senza pensare alle conseguenze.
Quel match mi ha insegnato a selezionare con attenzione i miei colpi e mi ha fatto diventare più maturo. Da quel momento, ho fatto tanta strada. Ho vinto partite molto complicate e subito alcune sconfitte davvero dure, che non mi permettevano di dormire a causa del dolore e la sofferenza che provavo per non aver vinto una partita che avrei dovuto vincere.
A volte, ho provato anche odio nei tuoi confronti. Uno dei momenti memorabili che mi hai donato è il primo successo in un Masters 1000 a Montecarlo, dove mi sento a casa. Guardavo il torneo quando ero piccolo e vincere mi ha restituito così tante emozioni e fatto provare nostalgia.
Sono sensazioni che non puoi scambiare con nessun’altra cosa. Mi hai insegnato a vivere la vita così com’è, a non dubitare mai di me stesso e semplicemente continuare a vivere a prescinde dai risultati.
Mi sono sempre impegnato con devozione durante questo viaggio. Ogni singolo giorno, sono grato di aver scelto te. Spero che in futuro proveremo un amore reciproco nei nostri confronti. Spero che i miei figli possano continuare la mia tradizione e fare parte di te” .
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