Matteo Arnaldi sta vivendo uno dei momenti migliori della sua carriera finora. Il 2023 è stato un anno pieno di successi, che sono iniziati da Barcellona. Al primo turno del torneo ‘500’ su terra rossa, il tennista ottiene la prima vittoria nel circuito maggiore, ma è solo l’inizio.
A Madrid, arriva anche la prima vittoria in un torneo ‘1000’: non una qualsiasi, ma contro il numero tre del tabellone di quel Masters 1000, Casper Ruud. Di questo 2023, non ancora finito, il giovane ligure fa un primo bilancio, in un’intervista rilasciata a gazzetta.it.
“I ricordi più belli? Forse la prima vittoria sul circuito Atp o quella con Ruud a Madrid, ma ci sono stati tanti momenti importanti dai quali abbiamo preso spunti per migliorare”, ha esordito Arnaldi. Un percorso iniziato sulla terra rossa europea, ma che si è concluso, per ora, agli ottavi di finale degli Us Open.
Mai così avanti in un torneo dello Slam, dove l’azzurro ha disputato il suo match sull’Arthur Ashe Stadium contro il numero uno del mondo e detentore del titolo, Carlos Alcaraz. “Non avevo paura di affrontarlo.
Non parto mai sconfitto, penso sempre di avere della chance quando scendo in campo. E alla fine, sebbene lui sia un fuoriclasse, sento che la distanza con i più forti non è siderale”, ha detto con estrema sincerità il nuovo giocatore da top 50.
Il sogno Davis Cup
Il percorso più che positivo a New York e i forfait, quasi in contemporanea, di Jannik Sinner e Matteo Berrettini hanno portato il capitano della Nazionale italiana, Filippo Volandri, a convocarlo per i gironi di Coppa Davis, contro Canada, Cile e Svezia.
“La convocazione è un sogno, un’emozione incredibile”, ha spiegato Matteo Arnaldi ai microfoni della gazzetta.it. “È una delle tante prime volte che ho avuto dall’inizio della stagione e mi rende molto felice.
Poi, arrivare in gruppo è stato emozionante”, ha concluso il tennista azzurro, che si unisce a Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego.
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