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Dopo quanto accaduto a Cincinnati, il mondo del tennis si aspettava la finale tra numero uno e due del mondo, nonché tra prima e seconda testa di serie: Carlos Alcaraz contro Novak Djokovic. Il serbo ha rispettato i pronostici, mentre per il tennista spagnolo è arrivato il ko in semifinale.
A vincere è stato Daniil Medvedev, già campione a Flushing Meadows nel 2021, proprio contro il tennista di Belgrado. Una sconfitta dettata in parte dalle difficoltà del vincitore di Wimbledon, in parta da un quasi perfetto match del giocatore russo.
A commentare questa semifinale, è arrivato anche Toni Nadal, zio di Rafa e suo ex coach. Partendo da una premessa, realizzatosi ad inizio match e che poi ha influenzato il resto della partita: “Carlos ha commesso più errori del solito nel tie-break del primo set”.
L'analisi di Toni Nadal
Nel secondo set, Carlos Alcaraz cambia strategia ma che non è stata del tutto efficace. È sempre Toni Nadal, sulle pagine di El Pais, a spiegare il motivo di questa sconfitta. “È stato costretto a cambiare un po' la sua strategia a causa di quanto sia difficile sopraffare Daniil da fondo campo.
Penso che abbia fatto bene andando molto a rete, ma ha avuto un impatto negativo sul fatto che avesse meno successo del solito da fondo campo, essendo meno aggressivo e commettendo errori insoliti”, ha detto il coach spagnolo.
Un pensiero non tanto diverso da quello fatto da Carlos Alcaraz, che ha analizzato la sua sconfitto nella conferenza stampa facendo principalmente un'autocritica: “Questo tipo di partite possono capitare, anche se mi sento più maturo rispetto a un anno fa.
Ha giocato davvero bene. Non sono riuscito a trovare soluzioni nel gioco. Pensavo di poterle trovare quando la partita non andava nella direzione giusta, ma dopo questa partita cambierò modo di pensare. Non sono ancora abbastanza maturo per gestire questo tipo di incontri.
Devo imparare da questo. Penso che questi tipo di partite ti aiutino a crescere e a essere migliore in questo tipo di situazioni. Devo parlare con la mia squadra, con Juan Carlos, e vedere come posso migliorare. Giorni o settimane, ma non molto di più" ”.