Sabalenka rassegnata: "Ad un certo punto giocavo contro me stessa"



by MARIO TRAMO

Sabalenka rassegnata: "Ad un certo punto giocavo contro me stessa"
Sabalenka rassegnata: "Ad un certo punto giocavo contro me stessa" © Sarah Stier/Getty Images

Era la grande favorita, giocava come numero uno, ma alla fine è uscita sconfitta. Aryna Sabalenka ha vinto gli Australian Open ma stavolta non è riuscita a completare il suo percorso ed ha ceduto in quel di New York.

In conferenza stampa la tennista bielorussa ha parlato di questo e tanto altro, svelando le sue sensazioni. Un'annata ottima con il raggiungimento almeno della semifinale in ogni Slam ma solo un successo. La bielorussa ha parlato così: "Prima di tutto voglio dire grazie a tutti.

Ci sono cose positive e cose meno positive ovviamente da questo match, ma accetto tutto e va bene così. È un processo, stiamo imparando e credo che trarrò una lezione da tutto questo, e tornerò più forte".

Poi commentando la sconfitta: "Durante il primo set ho gestito abbastanza bene le mie emozioni, ero concentrata solo su me stessa e non sull'avversaria o sul pubblico. Coco si è mossa in modo incredibile oggi, ma va detto che dal secondo set ho cominciato a pensare troppo e da quel momento i miei colpi hanno perso forza.

Ho fatto troppi errori e diciamo che ho giocato contro me stessa, la cosa brutta però è che ho ancora questi problemi e non sono totalmente svaniti. Lavorerò di più affinché la prossima volta non accada e soprattutto che non provi più stanchezza, come capitato oggi.

Cori si muoveva e difendeva molto bene, meglio di chiunque altro, io ero costretta a giocare sempre una palla in più ma in generale penso che oggi è stata soprattutto tutta colpa mia, lei ha difeso bene e nei momenti chiave è stata più brava.

Il pubblico? Non ho giocato contro il pubblico, ho ricevuto tanti messaggi di sostegno quando ero qui, ma ovviamente in finale il pubblico sosteneva lei e non me. Ha 19 anni, è americana e sta giocando una finale Slam, tutto questo è incredibile e per questo stasera possiamo dire che ha scritto la storia.

Mi aspettavo quest'atmosfera, non ho voluto reagire al pubblico perché sapevo che avrebbero caricato ancora di più, lei invece si sentiva a suo agio e si vedeva in campo". Ancora sulle emozioni in campo: "A volte mi emoziono troppo, oggi in campo ho pensato troppo e ho fatto tanti errori assurdi.

Nel secondo set ne ho fatti davvero tantissimi ed ho aiutato lei non solo a rientrare nel match ma anche a portarla a credere di poter vincere. È stata una sfida contro me stessa. Numero uno? Di certo non sono depressa questa sera, andrò a bere qualcosa dopo il match (non so se posso dirlo, ride).

Ma in generale è un traguardo enorme e sono orgogliosa di me stessa. Ora il mio obiettivo è finire la stagione in prima posizione, raggiungere la vetta e restarci".