Gauff: "Serena Williams è un idolo. Us Open? Ho la stessa mentalità di inizio torneo"

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Coco Gauff è diventata una macchina inarrestabile agli US Open. La tennista statunitense batte Jelena Ostapenko con lo score di 6-0, 6-2 e conquista la prima semifinale nel torneo Slam di casa. La chiave di questi continui successi sta nella testa, più che nel fisico. “Ho ancora la mentalità di inizio torneo.

Fare bene a Montreal e Cincinnati ha rafforzato la mia resistenza mentale. Ho sempre avuto la resistenza fisica, ma adesso ho sviluppato la mia resistenza mentale. In questo momento mi sento emotivamente nuova, e credo che questo sia stato il problema in passato negli Slam: ero emotivamente svuotata”, ha esordito in conferenza stampa la numero due statunitense dopo la vittoria.

Gauff è la prima adolescente statunitense in semifinale a Flushing Meadows dopo Serena Williams nel 2001. “Lei è la più grande giocatrice di tutti i tempi e io non ci sono ancora arrivata neanche lontanamente.

Mi sento davvero onorato di essere nella sua stessa frase, lei è il mio idolo. Penso che se mi dicessi quando ero più giovane che avrei avuto le sue stesse statistiche, mi spaventerebbe”, ha detto la statunitense.

Gestire la pressione

La tennista, classe 2004, è sempre una delle candidate alla vittoria di una finale Slam. Non solo in questo Slam, ma da anni. Gestire la pressione, per Gauff è una questione che deve essere lontana dai suoi pensieri: “Penso che quello che ho imparato su me stesso è che in questo momento non dovrei mettere così tanta pressione su queste partite perché, quando giochi questi tornei la pressione c'è sempre.

Sono molto intensi e vuoi sempre vincere. Penso di aver imparato ad affrontarlo meglio man mano che ho raggiunto questo livello”. Lasciata la pressione da parte, il punto è divertirsi. “Ho messo la mia vita in prospettiva.

Dico solo che ho una vita fortunata e dovrei godermelo. Mi sto divertendo molto a farlo. Non dovresti pensare ai risultati. Sto vivendo una vita fortunata”, ha concluso in conferenza stampa la statunitense.