Alcaraz: "Voglio che i miei avversari non trovino punti deboli in me. Sinner... "
by GENNARO DI GIOVANNI
Carlos Alcaraz si è prenotato per un posto ai quarti di finale degli Us Open. Dopo la vittoria dello scorso anno, il campione in carica si fa largo a Flushing Meadows e batte anche una delle sorprese del torneo, Matteo Arnaldi, il tennista ligure che mai si era spinto fin qui in uno slam.
Quanto allo spagnolo, il torneo di New York è ormai come il suo giardino di casa, con il successo ottenuto ieri è a quota 3 quarti di finali Us Open a soli 20 anni. Sembra non avere davvero punti deboli, come ha detto di lui Arnaldi: “Cerco di trasmettere questo ai miei avversari: che non trovino punti deboli nel mio gioco.
Cerco di spingerli al limite in ogni partita. Cerco di fare il mio gioco, il mio stile. Sono contento che abbia detto questo di me”, ha detto il murciano. Sul suo prossimo avversario, che uscirà dalla sfida tra Sinner e Zverev: “Penso che quando è uscito il sorteggio, tutti volevano che si ripetesse il mio incontro con Sinner, per quello che è successo l'anno scorso.
È stato uno dei migliori incontri della mia carriera. Se lo affronterò, sarà molto dura. I miei H2H con lui sono molto equilibrati. Penso che quando ci affrontiamo, entrambi ci spingiamo al limite. Alziamo il nostro livello al massimo.
Mi piace giocare contro di lui, sono sempre belle battaglie. Anche contro Sascha i miei H2H sono molto simili. Sta giocando molto bene e sta ritrovando la sua forma. Il match tra i due sarà molto divertente da vedere. Qualunque sia il mio avversario, sarà un quarto di finale difficile”, ha confidato.
La pressione del campione in carica
Sul titolo da difendere: “Cerco di non pensare che sono il campione in carica. Mi concentro sul mio gioco e su quello che devo fare in campo. Per me non c'è niente di più importante che giocare al mio livello ed essere felice del mio modo di giocare.
Questa è l'unica cosa che conta per me. Tutte le pressioni che la gente vuole mettermi addosso, io le respingo. Me le tolgo dalla testa e mi concentro sul mio gioco". Sulla fasciatura alla gamba, lo spagnolo rassicura: “Giocare uno Slam è molto difficile.
Si giocano diverse partite molto dure in due settimane È normale sentire qualche dolore nel corpo e bisogna prevenire. Non è nulla di grave, è solo prevenzione. Ho sentito un po' di dolore alla gamba sinistra, ma come ho detto, non è importante”, ha concluso.