Paul ora sogna in grande agli Us Open: "Sto facendo cose mai fatte prima"

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Tommy Paul avanza agli Us Open dopo aver estromesso dal torneo lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina con il risultato di 6-1 6-0 3-6 6-3. Un’altra prova di grande maturità per l’americano che si sta specializzando negli slam.

Dopo le semifinali raggiunte a inizio anno agli Australian Open, il numero 14 del mondo si porta ora agli ottavi di finale, dove incontrerà il connazionale Ben Shelton. Dove potrà arrivare il 26enne di Voorhees? Due giorni fa la mia risposta sarebbe stata molto diversa, forse pensavo che questo viaggio stesse per finire.

Oggi sono felice di essere qui, è il miglior torneo per gli americani, siamo tutti molto eccitati. Ogni volta che passo davanti a un televisore, penso: un americano vincerà uno Slam per la prima volta dopo 20 anni?”, si è domandato eccitato lo statunitense.

La nuova versione di Paul

Poi sul suo momento d’oro: “Sto facendo cose che non ho mai fatto prima: non sono mai arrivato al quarto turno degli US Open, non ho mai giocato sull'Arthur Ashe e non ho mai vinto una partita lì", ha confessato Tommy.

Paul è anche uno dei pochi che può vantare uno score davvero invidiabile nei confronti di Carlos Alcaraz, che ha battuto già per due volte. Il suo anno è iniziato benissimo già in Australia, come detto.

Ecco le sue parole a proposito: “Mi ha aiutato a preparare sorteggi migliori nei tornei. Mi permette di ottenere più byes nei 250. Questo dà un po' di fiducia in più. Ma il tennis è uno sport che va di settimana in settimana.

Si vedono persone che vincono titoli e poi perdono al primo turno la settimana successiva. È una questione di costanza. Ovviamente, fare bene in quei tornei può darti più fiducia, ma ogni settimana è una nuova settimana”