Gauff sorprende: "Sono allo stesso livello atletico di Djokovic e Alcaraz"

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Dopo aver battuto Mirra Andreeva oggi, Coco Gauff accede al secondo turno degli Us Open. La giovane tennista statunitense in conferenza stampa affronta interessanti temi, tra cui un analogia con Novak Djokovic e Carlos Alcaraz: “Sono molto contenta di come ho giocato, l'ultima volta che ci siamo affrontate abbiamo avuto un match più lungo, con partite pari, quindi oggi ho cercato di approfittare quando ero in vantaggio per continuare ad essere aggressiva.

Sono contenta di essere riuscita a vincere in un set diretto e non in un match di tre ore, così ho risparmiato un po' di tempo". Sulle sue sensazioni sul cemento: “È qualcosa che ho fatto per tutta la vita, non è qualcosa su cui ho lavorato, è qualcosa di naturale che ho imparato da bambino.

Quando ho iniziato a giocare sulla terra battuta in Europa, alla Mouratoglou Academy, mi hanno insegnato a scivolare sulla terra battuta, ma non sull'hard court. Penso che sia l'ultima risorsa che si può usare sul campo duro, non credo sia il massimo farlo sempre, anche se ti aiuta a raggiungere le palle dove non hai il tempo di fare quel passo in più", ha affermato.

Gauff come Djokovic e Alcaraz

La giovane campionessa non nasconde la sua stima per due grandi tennisti del circuito maschile: "Ho una grande ammirazione per Novak e Carlos, entrambi mostrano un altro livello in termini di fisicità e gioco di gambe, quindi è un aspetto su cui sto cercando di lavorare.

Penso di avere il loro stesso livello di atletismo, ma tradotto nel mio campo. Spero di continuare a imparare osservandoli, come ieri sera, quando guardavo Alcaraz", ha confidato. Sul suo livello attuale: "Il mio tennis è migliorato, questo è ovvio, anche se ogni superficie è diversa.

A volte dipende dal modo in cui gli avversari mi giocano, dipende anche dal giorno. Onestamente, ho ancora molto da migliorare sotto molti aspetti. Ovviamente bisogna sempre avere un rapporto di scouting ma, come ho già detto, un avversario può sempre presentarsi davanti a te e giocare in modo completamente diverso da come ha giocato l'ultima volta. È quello che mi è successo nel turno precedente, anche se oggi direi di no", ha concluso.