Buon debutto per Andy Murray agli US Open. Poco da dire per il campione britannico che batte senza patemi il francese Corentin Moutet, sconfitto con il risultato di 6-2;7-5;6-3. Leggera sofferenza nel secondo parziale dove 'Sir Andy' vince in rimonta ma dopo nessun problema e bella vittoria per Murray.
Ecco le sue parole nella conferenza stampa post match: "Penso di aver fatto molto bene, Moutet è un ragazzo molto abile e che offre uno stile di tennis totalmente diverso rispetto agli altri atleti del circuito. Quando sono questi match è meglio non prolungare e sono contento di aver chiuso il match in tre set".
Per la prima volta abbiamo visto l'utilizzo del Var durante gli Us Open e Murray ha commentato così: "Non so come dovrebbe funzionare, a me il rimbalzo della pallina per due volte a terra sembrava abbastanza chiaro mentre gli arbitri l'hanno vista circa dieci volte e non so come funziona.
Non capisco ancora utilizzo della tecnologia, era un momento chiave del match e per le prossime volte sarebbe meglio un trattamento diverso". Murray è sempre molto aggressivo durante il match e mostra la sua tenacia in diversi modi.
A riguardo ha dichiarato: "A volte parlo con il mio team semplicemente, altre volte sfogo la mia rabbia. Rispetto a prima ora è più semplice comunicare con il box e ricevere determinati feedback, prima non era così.
Ora è più facile per il team, su questo non ci sono dubbi". Non poteva mancare una domanda su Isner, tennista della stessa generazione di Murray che chiuderà la sua carriera qui a Flushing Meadows: "L'ho detto più volte, Isner ha il miglior servizio della storia del tennis.
Ha una grande tecnica e può fare quello che vuole sia con la prima che con la seconda; lui e Ivo Karlovic erano abbastanza simili, non solo in altezza. John preferisce restare anche a fondo campo mentre Karlovic tendeva più spesso a scendere a rete, ma quello che so è che era sempre un disastro quando dovevi affrontarli.
Però ho giocato spesso bene contro Isner, ma non mi piaceva". Murray ha parlato anche del prossimo match contro Grigor Dimitrov, tennista che ha uno staff con persone che conoscono molto bene Andy. Murray è apparso molto tranquillo a riguardo ed ha dichiarato: "Ho giocato parecchie volte con tennisti che avevano miei ex coach ma alla fine non cambia molto.
Magari non ti dà indicazioni tecniche ma alla fine è difficile eseguire il tutto una volta che sei in campo".