Dopo un ottima stagione su erba, in cui ha raggiunto la finale ad Halle e i quarti a Wimbledon, e un mese di luglio in cui ha conquistato il torneo svedese di Bastad, Andrey Rublev sta vivendo una campagna nordamericana piuttosto complicata: prima l’eliminazione al primo turno del Master 1000 di Toronto in due set contro Mackenzie McDonald, poi la battaglia di tre ore e diciotto persa al tiebreak del terzo set contro il finlandese Ruusuvori a Cincinnati.
Un periodo che non lascia ben sperare per il prossimo impegno del russo, gli Us Open, ultimo slam dell’anno, che nella passata edizione ha raggiunto i quarti di finale. Il tennista russo, molto ben voluto e rispettato dai colleghi nel circuito, ha costruito, in un’intervista dell’Atp tour il suo tennista perfetto, rivelando il migliore per ogni categoria proposta.
Le scelte di Andrey Rublev: Djokovic, Federer e Nadal i nomi più presenti
Per quanto riguarda il dritto, il tennista russo ha scelto Rafa Nadal. “Il modo in cui colpisce la palla, ti arriva addosso in un modo che è molto difficile da contrastare in qualsiasi modo”.
Rublev ha scelto il tennista maiorchino anche per qunto riguarda la forza mentale e la competitività. “Per me ha la migliore mentalità di tutti, è il più competitivo di tutto il circuito”.
Il 26enne russo ha poi scelto il rovescio di Novak Djokovic. “È in grado di fare qualsiasi cosa con il suo rovescio” ha detto Rublev, che ha poi lodato le qualità in risposta e la flessibilità del 23 volte campione slam.
“Non so come faccia, ma trova sempre il modo di rubare il servizio, a tutti”. Roger Federer è stato scelto invece da Rublev per il gioco a rete e per il tocco. “Lo avete mai visto giocare? Se sì, non dovresti farmi questa domanda.
Ha un tocco spettacolare” ha spiegato sorridendo il russo. Rublev ha completato il tennista perfetto scegliendo il servizio di Isner, Kyrgios e Opelka, lo slice di Daniel Evans e Matteo Berrettini per la loro capacità di attaccare con questo colpo, la velocità di Alcaraz e Davidovich Fokina e l’esultanza di Marat Safin.