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Un match di tre ore e mezzo. La chiusura della pratica alle 3 ore di notte. Dopo una vera e propria maratona, Elena Rybakina vince il match di quarti di finale del Wta 1000 di Montreal, battendo Daria Kasatkina con il risultato finale di 5-7, 7-5, 7-6.
Non solo una partita combattuta, ma una partita estenuante, terminata dopo diciotto punti al tie-break, con la tennista kazaka costretta a dover fare una fatica in più per chiudere il match. Nel tie-break decisivo, infatti, la campionessa di Wimbledon dell’anno scorso si è vista annullare quattro match point consecutivi.
Poi è stata la russa ad avere il punto per chiudere la pratica, ma Rybakina è stata brava ad annullare quella palla. Arriva anche un quinto match point, perso ancora una volta. Alla diciottesima palla, la parola fine ad un match tanto lungo quanto estenuante.
Le parole dopo la vittoria
È questo, infatti, il messaggio che la finalista degli Australian Open ha voluto mandare ai tifosi presenti sugli spalti alle 3 di notte. “No, non credo di aver giocato un match come questo.
Ho già giocato match in tre set, difficili battaglie, ma come questa… Onestamente, fisicamente è stata molto dura. È tardi, non ho mai giocato così tardi. Spero di poter recuperare”, dice ai microfoni della Wta la semifinalista del torneo dopo la vittoria contro la numero uno di Russia.
È il momento anche di ringraziare tutti i tifosi presenti, con delle brevi parole: “Sono distrutta ragazzi. Grazie per essere rimasti fino a tardi. È davvero fantastico che ci supportiate così”.
Grazie alla vittoria contro Kasatkina, Rybakina accede in semifinale: è l’unica giocatrice ad aver conquistato il penultimo atto nei tre tornei 1000 sul cemento statunitense (Indian Wells, Miami e Montreal).
La kazaka, numero quattro del mondo, che la prossima settimana tornerà nella top 3 della classifica mondiale femminile, affronterà Ludmila Samsonova, che ha battuto nello stesso giorno prima Aryna Sabalenka, attuale numero due del mondo, agli ottavi, poi Belinda Bencic ai quarti. Photo credits: Getty Images
