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Viktoria Azarenka sempre più al centro del dibattito. A Wimbledon, la tennista russa è stata fischiata quando l’ucraina Elina Svitolina non le ha stretto la mano, come dice una nuova consuetudine. A Washington, il primo cambiamento: c’è l’annuncio della mancata stretta, così che si possano evitare reazioni da parte del pubblico.
Nonostante un punto tra Wta e giocatrici ucraine, le domande in conferenza stampa su questa situazione non sono mancate, soprattutto in virtù del fatto che al prossimo turno avrebbe potuto affrontare Kalinina. “Sono così stanca di parlare di questo.
Spero che la dichiarazione possa mettere un punto a queste continue discussioni. Ma se giocassi contro Kalinina, non lo saprei. Le ho stretto la mano quando giocato ad Adelaide. Sento che il messaggio molto chiaro sia una scelta personale degli atleti ucraini per farlo.
Non è lo standard. Non è qualcosa che farei, ma io non sono in grado di giudicare. Non rientra nella mia idea di sport, ma rispetterò e accetterò la scelta dell'altro giocatore”, ha detto in conferenza stampa la bielorussa, che affronterà la statunitense Stephens, che ha sconfitto proprio Kalinina al primo turno del torneo 1000 canadese.
Regina dei Wta 1000
A Montreal, Viktoria Azarenka è diventata la tennista più vincente del circuito femminile nei tornei WTA 1000: con l’esordio vincente a Montreal, la campionessa Slam è arrivata a 187 vittorie, superando Simona Halep di una (per ora).
“Penso che la statistica dica chiaramente che amo giocare i grandi eventi. Sai, anche agli Australian Open penso di aver raggiunto le 150 partite o qualcosa del genere. Quindi adoro un grande palcoscenico. Una corsa specifica? Ho una memoria terribile da quando sono diventata una mamma, ma uno di quei percorsi a Cincinnati nel 2021 è stato abbastanza sorprendente per me.
Di ritorno dopo una lunga pausa, al punto in cui non sapevo se avrei giocato davvero di nuovo”, ha dichiarato l’ex numero uno del mondo in conferenza stampa. Photo credits: Reuters
