Novak Djokovic giocherà venerdì la 46esima semifinale in uno Slam. Numeri impressionanti per il serbo, che grazie alla vittoria di ieri nei quarti di Wimbledon contro il russo Andrey Rublev, ha conquistato l’ennesimo record.
L’attuale numero due al mondo ha vinto 33 partite consecutive sull'erba( vittorie nel 2018, 2019, 2021, 2022). Per fare lo step successivo dovrà però superare la concorrenza dell’azzurro Jannik Sinner, mai così in alto in un Major.
Il serbo ai microfoni di TennisMajors a parlato del tennis del passato e dei suoi grandi riferimenti, allontanando, per poche ore il focus dalla vittoria dell’8° titolo a Wimbledon: “Se potessi scegliere, mi piacerebbe affrontare John McEnroe e provare l'esperienza di discutere con lui in campo", ha detto un sorridente Nole.
“Credo che tutti noi a volte pensiamo alle generazioni precedenti e cerchiamo di paragonarci ai grandi campioni del passato. Molti di loro sono ancora attivi nello sport oggi e questa è una benedizione perché portano con sé tutto il loro sapere.
Io, per esempio, conosco molto bene Boris Becker e abbiamo parlato molto dell'evoluzione del tennis e delle rivalità di quell'epoca, come i mitici Borg e McEnroe", ha spiegato.
I riferimenti del passato di Djokovic
Un’altra leggenda che ha attirato l’attenzione del 23 volte campione slam è stato Jimmy Connors, per cui Djokovic ha un interesse particolare per lui.
"Mi sarebbe piaciuto molto giocare contro Jimmy in una sessione notturna degli US Open. Ho visto molti video delle sue partite ed era incredibile il clamore che si generava, il modo in cui coinvolgeva il pubblico con il suo stile di gioco.
Mi dispiace soprattutto di non aver potuto gareggiare contro Pete Sampras, che è stato il mio grande idolo e la persona che mi ha ispirato a prendere in mano una racchetta per la prima volta. Ho avuto l'onore di giocare una partita di esibizione con Agassi prima di Wimbledon.
La verità è che mi sarebbe piaciuto far parte di quella generazione e competere con il pazzo Goran Ivanisevic" Il fuoriclasse di Belgrado poi si è soffermato su un altro argomento, il cambiamento che ha apportato la tecnologia nel tennis: “La cosa che è cambiata di più e che ha avuto il maggiore impatto sul gioco è la racchetta.
I materiali di cui sono fatte oggi sono molto leggeri e ci permettono di giocare con potenza e precisione, assorbendo le vibrazioni che la palla genera quando entra in contatto con le corde. In passato era impossibile provare uno stile come quello di oggi, perché con le racchette di legno bisognava tagliare molto la palla e andare a rete per vincere i punti.
Credo che Borg sia stato il primo a modernizzare il tennis con uno stile diverso che è stato il preludio di quello attuale, cercando di costruire punti dalla linea di fondo, ma salendo anche molto a rete", ha concluso. Photo Credit: getty Images
• Jannik Sinner, risolto il mistero fidanzata: ora è ufficiale• Becker pazzo di Jannik Sinner: "Crescita impressionante. Il tennis è in buone mani"• Bertolucci elogia Jannik Sinner: "Ha anticipato la maturazione, merita complimenti"• Bertolucci: "Con Jannik Sinner diventa tutto più facile. Italia destinata a dominare"• Jannik Sinner è una macchina da guerra: i record infranti in questa stagione• Pietrangeli su Jannik Sinner: "È un carrarmato ma prima dovevi saper giocar a tennis"