Ruud concreto dopo il ko: "Non conta la classifica, Broady è più forte sull'erba"



by MARIO TRAMO

Ruud concreto dopo il ko: "Non conta la classifica, Broady è più forte sull'erba"
Ruud concreto dopo il ko: "Non conta la classifica, Broady è più forte sull'erba"

Finisce al secondo turno l'avventura di Casper Ruud a Wimbledon. Per il numero quattro al mondo è una vera e propria maledizione sull'erba londinese dove non riesce ad andare avanti. Stavolta a battere il campione nordico è stato l'idolo di casa Liam Broady, bravo a chiudere dopo una grande battaglia in cinque set, e con il risultato di 6-4;3-6;4-6;6-3;6-0, in un quinto set dove Casper ha mollato totalmente.

A fine gara Ruud ha provato a spiegare le ragioni di questo deludente ko: "Una delusione oggi? Se guardate a che tipo di tennista è lui e che tipo invece sono io, lui è un tennista più forte di me sull'erba.

Ha più esperienza e i suoi colpi sono più efficaci su questa superficie, riesce a muoversi meglio. Io sono scivolato più volte e ho perso equilibrio, fatico molto sull'erba". Ruud ha poi proseguito: "Forse in termini di classifica sarà una sorpresa, ma in realtà penso che lui sia un tennista superiore rispetto me.

È bello vedere i tornei del Grande Slam dove escono tennisti dalle qualificazioni o wildcard, tutti hanno la possibilità di fare bene e possono andare avanti nel torneo. Programmazione senza tornei prima di Wimbledon? Per ora sono contento della mia stagione, do la priorità alla terra battuta dove ho fatto bene, soprattutto alla fine e un po' meno all'inizio.

Ad un certo punto avevo bisogno di riposare e per me dopo il Roland Garros era fondamentale fare questo. Penso che anche in futuro mi comporterò così. Mancato adattamento all'erba? Non ho mai giocato su questa superficie fino ai 16 anni, non ho esperienza quando ero ragazzo, in Norvegia non ci sono campi su questa superficie.

La verità è che ammiro Rafa Nadal da quando ero bambino e ho sempre voluto giocare solo su terra. Nadal ha vinto anche qui e questo è impressionante. Alcuni colpi non sono così efficaci come sulla terra e quindi bisogna trovare delle contromisure. Qesta sarà sempre la più grande sfida per un tennista come me". Photo Credit: Getty Images