Raonic torna sulla finale persa a Wimbledon con Murray: "Ho ancora l'amaro in bocca"
by GIANLUCA RUFFINO
È tempo di Wimbledon, terzo Slam dell’anno, e oltre i protagonisti più attesi ce n’è uno inaspettato: Milos Raonic. Il tennista canadese, finalista nell’edizione del 2016 dello slam britannico, è tornato sui campi qualche settimana fa all'ATP 250 di 's-Hertogenbosch, due anni dopo l’ultimo match ufficiale nel circuito Atp, vincendo la sua partita d’esordio contro Kecmanovic per poi arrendersi a Jordan Thompson al secondo turno.
I continui problemi al tendine d’achille sembravano ormai aver compromesso la carriera dell’ex numero tre al mondo, facendo pensare ad un ritiro imminente. Adesso però il ritorno in campo, proprio nello slam britannico, in cui esordirà contro l’austriaco Dennis Novak.
Il tennista canadese, in un’intervista a iNews, ha parlato delle sue condizioni fisiche, degli obiettivi e ha ricordato con l’amaro in bocca la finale del 2016 contro il padrone di casa Andy Murray.
Le aspettative di Milos Raonic per Wimbledon 2023
Raonic, primo tennista canadese a raggiungere una finale Slam, ha parlato dei suoi rimorsi più grandi, le due sconfitte con Murray a Wimbledon e in Australia.
“Ho ancora l'amaro in bocca. Non ho avuto la possibilità di godermela. È stato il momento in cui ci sono andato più vicino e ci sono davvero due partite che spiccano, entrambe contro Andy: la finale e la semifinale in Australia di quell'anno.
Pensavo che all'epoca stesse giocando meglio in Australia. Quelle due partite sono davvero importanti per me. Ancora oggi, ci sono molte cose che apprezzo e ammetto di aver vissuto, ma ho ancora un po' di amaro in bocca. Vorrei che i risultati fossero molto diversi e che potessi avere un'altra possibilità", ha spiegato il canadese a iNews.
Il finalista a Wimbledon 2016 ha poi lodato il tennista britannico per essere ripartito dal basso dopo l’infortunio. “Ammiro molto quello che ha fatto perché Andy, essendo numero uno, ha dovuto affrontare tutto molto presto, e poi superare tutti i momenti bassi che ha attraversato, il che deve essere deludente per lui, che ha dovuto riadattare le sue aspettative.
Ma è assolutamente disposto ad affrontare tutto questo. Esce, gioca i Challenger... Pensavo che dopo essere stato numero uno al mondo non sarebbe tornato ai Challenger. È persino disposto a fare due passi indietro per farne uno avanti.
È molto ammirevole da parte sua, è una cosa che rispetto molto”. Raonic ha concluso con realismo, spiegando che i suoi obiettivi non posso essere gli stessi di una volta. “Tutto ciò che so è che, giocando a tennis da quando avevo nove anni, fai una cosa e hai un obiettivo molto singolare, un focus e una passione.
Poi, negli ultimi due anni, sono riuscito a fare molte cose, ho trovato molte cose che mi piacciono. Ho sempre voluto poter giocare e puntare a qualcosa di più: posso farlo ancora? Non credo”. Photo Credit: Eurosport
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