Lesia Tsurenko attacca: "La Wta nasconde il mio attacco di panico a Indian Wells"

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Continua il braccio di ferro, a distanza, tra Lesia Tsurenko e il CEO della Wta Steve Simon. Tutto è nato dal torneo di Indian Wells, in cui la giocatrice ucraina si è ritirata prima di dover affrontare il match contro la bielorussa Aryna Sabalenka.

La causa poi resa nota è un attacco di panico a quanto pare a seguito di una conversazione con Simon sulla posizione dei tennisti russi riguardo la guerra. In un'intervista rilascia a Btu, Tsurenko ha attaccato: "A Indian Wells ho avuto un attacco di panico che ha influito in modo significativo sulla mia salute fisica e mentale e mi ha costretto a ritirarmi dal torneo.

Dopo aver presentato un reclamo ufficiale in privato, nessun membro della Wta mi ha risposto. Dopo la mia dichiarazione pubblica, neppure un membro della Wta mi ha contattato per chiarire le circostanze. Ciò indica che la Wta ha semplicemente cercato di nascondere questo incidente, che riflette una chiara mancanza di etica da parte del nostro CEO" sono le parole al veleno dell'ucraina.

Poi ha aggiunto: "L'indifferenza per la situazione mi terrorizzava. Speravo che qualche membro avviasse un'indagine ufficiale, perché il fatto che il capo visibile di una tale azienda si permetta di maltrattare mentalmente una persona che soffre di una guerra è senza precedenti.

Non è successo niente per loro, la Wta ha semplicemente ignorato tutto questo".

Confermata un'indagine sul coach di Tsurenko

La tennista ha rivelato ai media: "Il mio allenatore Mykyta Vlasov ha inviato una richiesta formale alla Wta per aprire un'indagine.

Tuttavia, ho ricevuto una lettera in cui l'associazione conferma che è stata aperta un'indagine... al mio coach. Hanno deciso di eliminare l'unica persona che ha parlato in mia difesa di questo incidente con il presidente della Wta, sento che con questo sforzo la WTA sta cercando di farmi pressione e non ci posso davvero credere che in un mondo civile si possano usare questi trucchi. Il capo di un'azienda continua a evitare la responsabilità che ha per le sue stesse parole" ha concluso.