Google News Barazzutti: "Djokovic a Wimbledon non ha avversari. I crampi di Alcaraz a 20 anni..."
by GENNARO DI GIOVANNI
Siamo a metà giugno ed è tempo di proiettarsi immediatamente sull’erba. Diversi gli impegni interessanti, da Stoccarda e S-Hertogenbosch, attualmente in corso, nei quali sono impegnati Jannik Sinner e Lorenzo Musetti.
ai prossimi Halle e Queens, finendo in bellezza a Londra, dove si terrà il prestigiosissimo Wimbledon, dal 3 al 16 luglio. Lo slam parigino, terminato domenica, ha però offerto tanti spunti interessanti. La 23esima volta di Novak Djokovic in uno slam, scavalcando nella classifica all time Rafael Nadal.
Il serbo, vittorioso in Australia e a Parigi potrebbe conquistare il tanto desiderato Grande Slam, che ha sfiorato nel 2021. Per riuscirci dovrà confermare il titolo a Wimbledon. I problemi fisici di Carlos Alcaraz, che ancora una volta gli hanno impedito, dopo le Finals del 2022 e gli Australian Open di inizio anno, di far bene in un evento di assoluto prestigio.
Di questo ne ha parlato Corrado Barazzutti, ex capitano di Coppa Davis, ai microfoni di Oasport
Barazzutti sul trionfo a Parigi di Djokovic
Sul trionfo di Novak Djokovic: “Era uno dei favoriti, ma quando si parla di slam e match al meglio dei 5 ha qualcosa in più di tutti.
Alcaraz avrebbe potuto batterlo, ma non ha saputo gestire l’incontro, manifestando una certa debolezza. Che un 20enne possa soffrire di crampi, dopo appena due set disputati, è abbastanza strano”, ha spiegato l’ex tennista.
Sui continui problemi fisici di Alcaraz: “Non è la prima volta che ha i crampi, se non sbaglio anche a Miami contro Sinner li ebbe, per cui non è una cosa nuova. Ha raccontato di aver sofferto di questo problema anche agli Us Open 2021 contro Tsitsipas.
E’ un aspetto che non va sottovalutato. Dovrà sicuramente rivedere qualcosa con il suo team”, ha aggiunto Barazzutti. infine sulle possibilità di Grande Slam di Djokovic: “Sull’erba Nole non ha grandissimi avversari, anche se a parlare sarà sempre il campo.
Sul cemento invece sono due gli avversari più temibili, Alcaraz e Medvedev. Loro possono creargli problemi. Ma andrà capita loro preparazione fisica in vista dell’appuntamento di New York, che è sicuramente lo slam più complicato per Djokovic. Photo Credit: Getty Images