Panatta stupisce: "Djokovic GOAT dopo il 23° Slam? No, il più grande non è lui"



by GENNARO DI GIOVANNI

Panatta stupisce: "Djokovic GOAT dopo il 23° Slam? No, il più grande non è lui"
Panatta stupisce: "Djokovic GOAT dopo il 23° Slam? No, il più grande non è lui"

Le parole da ieri pomeriggio si sprecano su Novak Djokovic. Con l’ennesimo successo, avvenuto al Roland Garros, il serbo ha scritto un’altra pagina importantissima della storia del tennis, ancora una volta. Grazie al terzo titolo a Parigi, è diventato ufficialmente il tennista con più slam in carriera (ben ventitre), superando Rafael Nadal, casualmente proprio nel luogo nel quale ha costruito il suo regno.

Nole oggi ha battuto Casper Ruud soffrendo più di quanto il punteggio non reciti, ma lo ha fatto con la consueta personalità e fame di vittorie, che ha accompagnato tutta la sua carriera Un record stellare per il numero uno al mondo, che mette un mattoncino importantissimo in un mosaico già pienissimo di trofei e conquista altri consensi nella corsa all’appellativo di ‘Goat’.

Già proprio il quesito sul goat, che il numero uno al mondo, un po’ per modestia, non nomina mai, ma demanda agli addetti ai lavori e ai tifosi. Il 36enne da ieri è il giocatore con più slam e Masters 1000 in carriera, basterà per considerarlo il giocatore più forte di tutti i tempi?.

Panatta non cambia la sua posizione

Ha provato a rispondere a questa domanda l’ex leggenda italiana Adriano Panatta, che, ai microfoni del Corriere della Sera, va controcorrente e rimane sulla sua posizione. “Per me non cambia niente: Roger Federer è il più grande.

Non è solo una questione di estetica. E nemmeno di statistiche, che piacciono tanto ma lasciano il tempo che trovano. Mi spiego meglio: Borg nei pochi anni che ha giocato ha concentrato più vittorie Slam di Djokovic, Nadal e Federer messi insieme”, ha dichiarato, a sorpresa.

Poi argomenta ancora la sua tesi: “Facciamo così: sono tutti grandi. Non c’è il più grande. Ognuno domina il suo periodo storico. I paragoni non hanno troppo senso, sono solo fisime giornalistiche: cambiano le racchette, i campi, le palle, il modo di stare in campo e giocare a tennis.

Cambia tutto”, ha spiegato. E a chi gli fa notare che il serbo ha coronato un inseguimento a Federer e Nadal, iniziato nel 2008, lui risponde così: “Lui dice che è il migliore? Propongo di farcene una ragione”, ha glissato. Photo Credit: Getty Images